Venezia: in 39 dal mondo per studiare lingua e cultura armene (Genteveneta 29.08.24)

Per il 38° anno l’Associazione Culturale Padus-Araxes con sede a Venezia (Dorsoduro) celebra con successo la chiusura dell’edizione 2024 del corso estivo di lingua e cultura armena, organizzato in collaborazione con lo Studium Generale Marcianum Fondazione di Venezia.

Quest’anno 39 corsisti provenienti da Armenia, Austria, Bulgaria, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Russia, Spagna/Catalogna, Scozia, Svizzera, Turchia e Stati Uniti d’America hanno deciso di trascorrere tre settimane di studio e cultura a Venezia. Non casuale è la scelta della città lagunare come posto privilegiato per ospitare giovani e non provenienti da diversi paesi del Mediterraneo, dell’Europa, delle Americhe e dell’Asia, in cui comunità armene della Diaspora hanno fondato una loro seconda patria.
Pur rifacendosi al VII secolo, ai tempi della costruzione della Basilica di Santa Maria Assunta a Torcello da parte dell’esarca armeno-bizantino di Ravenna Isacco, il legame tra gli Armeni, Venezia e la Serenissima si consolidò nel tardo medioevo e nella prima età moderna grazie agli scambi commerciali tra la Repubblica, il Regno armeno di Cilicia, la Crimea e Tana.
La simbiosi armeno-veneziana ebbe poi il suo massimo apice nei secoli XVII e XVIII prima con la potente famiglia degli Sceriman, mercanti di Nuova Giulfa in Persia, i quali contribuirono al sostegno economico della Serenissima, e successivamente con l’Abate Mechitar il quale, su concessione del Senato veneziano, s’insediò nell’isola di San Lazzaro in laguna, intrecciando le proprie sorti e quelle della sua congregazione di monaci alle sorti della Regina dell’Adriatico.

Mons. Levon Zekiyan, Arcieparca degli Armeni di Costantinopoli e direttore del corso di lungua e cultura armene, tenutosi a Venezia. Nella foto di apertura i 39 corsisti.

Le lezioni, che si svolgono dal lunedì al sabato per un totale di 65 ore curriculari, hanno luogo nella cornice del Seminario Patriarcale di Venezia alla Salute, mentre le attività pomeridiane extra-curriculari si tengono nel patronato salesiano Leone XIII, une delle residenze dove corsisti e corpo docente sono ospitati. Quest’ultimo include, oltre al Direttore del Corso, mons. Levon Zekiyan, Arcieparca degli Armeni di Costantinopoli e Turchia, la vicedirettrice Benedetta Contin (Italia/Austria), Karin Akal (Turchia), Artsvi Bakhchinyan (Armenia), Aram Ipekdjian (Italia/Austria), Tamar Mangasaryan (Turchia), Raffi Setian (USA), Sossi Soussanian (Ungheria), Rosine Tachdjian Atamian (Francia).
Il corso si sviluppa su quattro livelli, dal primo rivolto ai principianti assoluti fino all’ultimo dedicato a parlanti madrelingua, in cui rientrano anche insegnanti delle scuole primarie e secondarie armene di Istanbul. Il corso, che ha celebrato quest’anno la sua XXXVIII edizione, vanta la partecipazione di circa 1500 studenti provenienti da 38 paesi diversi e appartenenti a quaranta etnie diverse.

Per i numerosi partecipanti, che ogni agosto dal 1986 trascorrono tre settimane a Venezia con l’intento d’apprendere la lingua armena, Venezia rappresenta perciò non solo il luogo privilegiato di disvelamento e rivelazione della propria memoria storica, ma anche uno spazio emotivo in cui si rinnova e perpetua il singolare incontro tra Oriente ed Occidente grazie all’atmosfera unica che il corso estivo riesce a creare.

Tra le attività pomeridiane e serali, aperte anche alla cittadinanza veneziana, di interesse e rilevanza culturale sono stati due concerti di musica tradizionale e spirituale armena, tenuti dal M° Alessandro Ferrarese, dal M° Aram Ipekdjian e da Burag Mesropian, nella chiesa dei Ss. Apostoli a Cannaregio il 7 agosto e nella chiesa di san Trovaso a Dorsoduro l’8 agosto, col patrocinio dell’Archivio Vittorio Cini e dell’ispiratore dell’Archivio medesimo, il principe Giovanni Alliata di Montereale. I corsisti hanno inoltre potuto partecipare ad una lezione sull’identità armena e le sfide presenti tenuta dall’armeno-veneziano-costantinopolitano Boghos L. Zekiyan e alla presentazione della prima guida turistica della Diaspora armena redatta da Ruben Kulaksezian (Little Armenias, 2023) presso il Patronato Leone XIII il 6 agosto.

Tra le attività extra-curriculari più amate ed apprezzate si enumerano la visita alla ricerca delle tracce armene in città, tenuta da Evelyn Korsch, la divina Liturgia presso l’antica chiesa della Santa Croce a San Marco, celebrata dall’arcivescovo Zekiyan, la visita guidata al monastero di San Lazzaro ed infine la festa dell’Assunta con la benedizione dell’uva, celebrata dai padri Mechitaristi all’Isola di San Lazzaro.

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