Vanityfair.it – Ricordati di noi Nessuno ha mai chiesto scusa, la Turchia dice che è tutta una favola. (12 mag 2015)
Che cos’è essere armeni? Maral e Gaiané Kevorkian se lo chiedono da quando hanno memoria. Essere armeni sono i loro nomi diversi da quelli degli altri in classe; la lingua misteriosa e morbida – «la lingua dell’amore» – con cui mamma Shake le cullava da piccole; i pomeriggi senza fine e senza altri bambini con cui giocare alla «Casa Armena» di Milano; la messa cantata di due ore ogni domenica; il pane sottile che si arrotola e una domanda fatta una sera sotto le coperte, nella casa al lago: madre, dov’è l’Armenia? E Shake che prende un libro, dice: guardate bambine, prima era questa – e fa un gesto largo sulla mappa – e poi un cerchio piccolo, «ma adesso è così». Continua