Un viaggio in Armenia tra immagini e musica (Gazzettadimantova 19.06.19)

  • MANTOVA.  Alla Madonna della Vittoria successo per la prima di Hayastan, insolito connubio tra la musica di Leonardo Zunica e la testimonianza di viaggio del fotografo Vincenzo Bruno. L’evento fa parte del festival Eterotopie 2019.  (video di Gangi)

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MANTOVA. Il Piano festival Eterotopie ha preso il via martedì 18 giugno nell’ex chiesa della Madonna della Vittoria con Hayastan, installazione che trascende il concetto tradizionale di mostra fotografica. Attraverso una speciale tipologia di stampa lo spettatore è chiamato a muoversi tra le fotografie di Vincenzo Bruno, creando con esse un rapporto dinamico e continuamente cangiante. Il pubblico non assiste ma partecipa alla creazione di un dialogo intimo e personale tra musica e immagine. Al pianoforte il maestro Leonardo Zunica ha eseguito musiche di Komitas, F. Ali Sade, F. Say, M. Feldman.

Eterotopie è proseguito mercoledì sera al Conservatorio Campiani con un appuntamento suddiviso in due parti: nell’auditorium Monteverdi è andato in scena Specchi, evento dedicato alla musica classica del Novecento e contemporanea, con la pianista francese Maroussia Gentet; a seguire, nel Chiostro, Divertions, jazz con il pianista Alessandro Lanzoni.

Giovedì 20 giugno alle 21 a palazzo Te, invece, appuntamento con Il progetto Sonografie, creato con la Fondazione Palazzo Te, ideato per indagare il rapporto tra musica e immagine. Si parte dai disegni di Kandinskij realizzati per la suite Quadri di una esposizione di Mussorsgkij, che il pianista russo Mikhail Rudy restituisce in un avvincente concerto “animato”. Poi, dopo un momento chopiniano con Sabrina Lanzi, un dialogo tra i campi cromatici di Sonia Costantini e la musica appositamente creata da Corrado Rojac e Luigi Manfrin con lo stesso Rojac e Zunica.