Ue, ok a risoluzione per valutare adesione dell’Armenia/ “Se continua con riforme per consolidare democrazia” (Il Sussidiario 13.03.24)
Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione sulla possibilità di concedere all’Armenia lo status di candidato all’adesione all’UE. “Se il Paese dovesse essere interessato a candidarsi e a continuare il suo percorso di riforme che consolidano la sua democrazia, questo potrebbe mettere le basi per una fase di trasformazione nelle relazioni tra le due parti”, si legge come riportato da Armen Press nella nota congiunta dei membri dell’organo legislativo.
La questione era già stata discussa nei mesi scorsi. “La Repubblica di Armenia è pronta ad essere il più possibile vicina all’Unione europea”, aveva affermato lo scorso 17 ottobre il Primo Ministro Nikol Pashinyan al Parlamento europeo. Il progetto sottolinea in tal senso che le relazioni UE-Armenia si dovranno basare su valori comuni come la democrazia, lo Stato di diritto, i diritti umani e le libertà fondamentali. L’ampliamento della cooperazione non includerebbe soltanto il partenariato economico, ma anche il dialogo politico, la sicurezza, le relazioni tra le persone e gli altri Paesi.
Ue, ok a risoluzione per valutare adesione dell’Armenia: il progetto
Il progetto del Parlamento europeo, oltre a valutare l’adesione dell’Armenia all’Ue, ribadisce anche la necessità di un accordo di pace tra il Paese e l’Azerbaigian, con un riferimento anche agli eventi che hanno avuto luogo nel Nagorno-Karabakh nel settembre dello scorso anno, quando la popolazione armena che viveva lì da secoli – circa 100.000 persone – sono dovute espatriare a seguito di un’offensiva azera. “L’esercito azero continua a occupare circa 170 km2 del territorio sovrano dell’Armenia”, viene sottolineato.
È per questo motivo che la risoluzione afferma inoltre che l’UE, in caso di adesione, dovrebbe essere pronta a imporre sanzioni contro qualsiasi persona fisica o giuridica che minacci la sovranità dell’Armenia. La strada per arrivare a un accordo di questo genere tuttavia appare ancora lunga. In merito si attendono nuovi sviluppi nei prossimi mesi.