TURCHIA- Il governo esclude i candidati residenti all’estero dal processo per eleggere il nuovo Patriarca armeno (Agenzia Fides 30.09.19)
Istanbul (Agenzia Fides) –Alla prossima elezione del Patriarca armeno di Costantinopoli, in programma il prossimo dicembre, i membri degli organismi elettivi potranno orientare le proprie preferenze solo verso candidati residenti in Turchia. Lo ha stabilito il Ministero dell’interno turco, con un decreto che proibisce la partecipazione all’elezione del nuovo Patriarca di candidati residenti all’estero. La notizia, diffusa alla fine della scorsa settimana, sta provocando sconcerto nella comunità armena in Turchia.
Seguendo una prassi inaugurata nel 1961, l’elezione di un nuovo Patriarca armeno di Costantinopoli viene di volta in volta regolata da norme predisposte ad hoc dal Ministero dell’interno turco. Stavolta – riferisce il giornale bilingue turco-armeno Agos – il testo normativo per l’elezione del nuovo Patriarca, lungo ben sei pagine, è stato consegnato il 23 settembre al Comitato incaricato di coordinare il processo elettorale. Stavolta, tra le direttive predisposte dal ministero dell’interno figura anche la norma che prescrive come condizione di eleggibilità anche il fatto di “essere tra i vescovi membri del Patriarcato armeno di Istanbul”. Tale condizione che rriduce sensibilmente la rosa dei potenziali candidati al soglio patriarcale – non era mai stata contemplata negli analoghi regolamenti predisposti a partire dall’inizio degli anni Sessanta del secolo scorso. Per questo, negli ultimi decenni, almeno due dei Patriarchi armeni di Costantinopoli erano stati eletti mentre prestavano il loro ministero ecclesiale in altri Paesi. Critiche e preoccupazione in merito alla norma citata sono state espresse anche dall’Arcivescovo Aram Atesyan, per lungo tempo “locum tenens” del Patriarcato, durante gli anni di malattia invalidante del Precedente Patriarca Mesrob II Mutafyan, scomparso lo scorso marzo.
Alcuni giorni prima di ricevere il testo del regolamento predisposto dal governo turco, esponenti della Commessione del Patriarcato armeno apostolico di Costantinopoli incaricata di coordinare e accompagnare l’intero processo per l’elezione del nuovo Patriarca avevano proprio l’auspicio che non fossero poste restrizioni alla rosa dei potenziali candidati alla carica patriarcale. L’auspicio (vedi Fides 23/9/2019) era stato espresso in particolare dallo stesso Arcivescovo Aram Ateşyan e dall’Arcivescovo Sahak Masalyan, incaricato di coordinare l’intero processo elettorale, con il titolo di “Degabah” (fiduciario).
All’inizio di agosto, come riferito dall’Agenzia Fides (vedi Fides 9/8/2019), era stata fissata la tabella di marcia che porterà all’elezione dei successore di Mesrob. La Commissione delegata a preparare l’elezione del Patriarca degli armeni apostolici della Turchia aveva stabilito di proporre alla Prefettura di Istanbul le giornate del 7, 8 e 11 dicembre 2019 come date in cui si svolgeranno le fasi finali dell’elezione patriarcale. Secondo il calendario proposto, il 7 dicembre dovrebbero essere eletti i delegati religiosi chiamati a scegliere il nome del nuovo Patriarca nella lista dei potenziali candidati. L’8 dicembre si dovrebbero tenere le elezioni dei delegati civili. Infine, l’11 dicembre, i delegati eletti dovrebbero unirsi per partecipare all’elezione vera e propria del futuro Patriarca. (GV) (Agenzia Fides 30/9/2019)