Sospesa Dudelange-Qarabag: drone con i colori dell’Armenia, gli azeri si infuriano (Ilmessaggero 03.10.19)
Il conflitto tra Armenia e Azerbaigian invade anche i campi dell’Europa League. E ha come effetto diretto la sospensione della sfida tra Dudelange e Qarabag per una trentina di minuti. Succede tutto poco dopo la mezz’ora del primo tempo quando gli azeri segnano la rete del raddoppio con Michel. A quel punto, mentre i giocatori della squadra lussemburghese riportano la palla al centro del campo spunta un drone con un drappo con i colori dell’Armenia. E’ il caos. I giocatori del Qarabag provano addirittura ad abbattere il drone con il pallone, mentre i tifosi provano l’invasione di campo. L’arbitro, lo scozzese John Beaton, sospende il match per evitare che la situazione degeneri e sono dopo circa mezz’ora riesce a rimettere la palla al centro.
Dudelange Qarabag, partita sospesa/ Video: drone vola sul campo con bandiera Armenia (Ilsussidiario 03.10.19)
Dudelange Qarabag, caos nel corso della sfida valida per la seconda giornata della fase a gironi del Gruppo A di Europa League. La sfida dello Stade Josy Barthel di Lussemburgo è stata sospesa al minuto 35’ dall’arbitro scozzese Beaton, con il risultato sullo 0-2: azeri in doppio vantaggio grazie alle reti siglate da Zoubir (11’) e da Michel (30’). Ma cosa è successo? Come già accaduto durante Serbia – Albania nel 2014, tutta colpa di un drone: la gara è stata infatti fermata perché un piccolo velivolo radiotelecomandato ha iniziato a sorvolare il campo con attaccata una bandiera dell’Armenia. Momenti di tensione palpabile sul terreno di gioco, con i calciatori del Qarabag che hanno segnalato il fatto all’arbitro: uno di loro ha anche tentato di “abbatterlo” con una pallonata, senza successo. Il fischietto scozzese non ha potuto fare altro che mandare le squadre negli spogliatoi.
Come evidenziato da Sky Sport, il clima allo Stade Josy Barthel è diventato rovente: i tifosi del Qarabag hanno provato delle invasioni di campo ed è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine per ripristinare la normalità. La tensione politica tra Azerbaigian e Armenia per la regione del Nagorno Karabakh si è trasferita sul campo da calcio. In guerra tra il 1992 e il maggio 1994, i due Paesi sono ancora tecnicamente in guerra ed il governo azero ha più volte minacciato di riconquistare il Nagorno-Karabakh con la forza militare. Ricordiamo inoltre che le zone di confine sono ancora militarizzate in un regime di “cessate il fuoco”, misura spesso violata da entrambi i Paesi. Di pochi minuti fa un tweet del club Qarabag su quanto accaduto: «Karabakh is one of the ancient historical regions of Azerbaijan!!!».
Un drone armeno sulla partita Dudelange – Qarabag. Ribalta per il Nagorno-Karabakh
Lussemburgo. E’ successo qualche ora fa. Allo stadio Josy Barthel, nella cittadina lussemburghese di Dudelange, la partita di calcio fra la squadra di casa e il Qarabag, squadra dell’Azerbaijan, è stata sospesa per 25 minuti, perchè sullo stadio volava un drone che sventolava la bandiera armena e del Nagorno-Karabakh, la regione che sin dagli anni 90, durante la dissoluzione della Federazione sovietica, è in guerra per l’indipendenza dall’Azerbajian e per riunirsi con la Repubblica Armena. Solo dopo questo periodo, e l’intervento della sicurezza, la partita di calcio è ripresa. Si è conclusa con la vittoria degli azeri del Qarabag sul Dudelange per 4 a 1. Il calcio spesso è l’occasione per riportare alla ribalta situazioni, quasi dimenticate, di conflitti fra popoli.
La lunga storia di una guerra che dura da 30 anni
Si sparano ancora. Non come i primi tempi del conflitto , ma non sono ancora terre pacificate. La dissoluzione dell’URSS negli anni 90 ha strascichi che durano ancora oggi. Il popolo dell’Azerbaijan, la terra degli Azeri, aveva deciso di uscire dalla confederazione sovietica, ma la popolazione della provincia autonoma (Oblast) del Nagorno-Karabakh, a maggioranza etnica armena, aveva deciso di non seguire lo stato cui apparteneva solo dal tempo in cui si era formata la confederazione sovietica, e di riunirsi con la repubblica armena. La legge confederale dei soviet glielo permetteva, ma l’Azerbaijan nel 1992 iniziò i bombardamenti sul Nagorno-Karabakh. Ufficialmente la guerra durò fino al 1994. Il Nagorno-Karabakh è una repubblica indipendente non riconosciuta, e il cessate il fuoco con l’Azerbaijan non è avvenuto. I confini sono militarizzati. Nell’aprile del 2016 vi furono 4 giorni di scontri violenti con centinaia di morti. Lo scorso 29 settembre il presidente della repubblica azera ha dichiarato che nell’ultimo anno non ci sono stati progressi nelle trattative per la pace con l’Armenia e il Nagorno-Karabakh . Il 2 ottobre il governo azero ha accusato l’Armenia di atti di sabotaggio, atti che sono stati negati dal ministero della difesa armeno.
Il drone con i colori armeni che volava sullo stadio potrebbe essere considerato una provocazione più che un tentativo di sabotaggio, visto anche che gli azeri hanno vinto la partita di calcio contro il Lussemburgo per 4 a 1, però è difficile capire come sarà interpretata. Vedremo nei prossimi giorni se vi sarà, speriamo di no, una recrudescenza degli scontri a fuoco fra Armeni e Azeri sul confine fra i loro paesi.