Serj Tankian (System of a Down) spiega perché ha iniziato a dipingere (rockol.it 16.02.19)
Il cantante dei System of a Down Serj Tankian ha pubblicato sul proprio canale YouTube un video nel quale spiega i motivi per i quali ha iniziato a dipingere.
Del suo rapporto con la pittura Tankian dice:
“Inizialmente, ho iniziato a dipingere a causa della mia musica. Il mio tipo di incursione nel mondo dell’arte è stato, ‘Che aspetto ha il mio brano musicale?’. Volevo vedere che aspetto avesse un certo brano e così il primo pezzo che ho fatto è stato una rappresentazione di una composizione musicale che ho fatto al piano e ho persino inserito le note musicali usando orologi senza braccia e cose del genere e l’ho dipinto tutto. È una di quelle cose che quando sei un artista, sei un musicista ma non sei un artista visivo e all’improvviso fai un pezzo di arte visiva, te ne stai lì di fronte e pensi, ‘E’ una merda o è buono?’. E mi è davvero piaciuto. Lo guardavo e, ‘Wow, questo è davvero, davvero unico’. Per quanto possa essere obiettivo, ‘Questo è davvero interessante’. L’intera idea di dipinti composti musicalmente è qualcosa a cui sono interessato da molto tempo come artista. Ho sempre desiderato andare a una mostra, indossare le cuffie e ascoltare brani musicali, proprio come un film.”
E continua ancora:
“I dipinti per me sono la stessa cosa; non ci sono immagini in movimento, ma se li guardi veramente, puoi vederli in movimento, specialmente con la musica. Anni fa, ricordo che un giornalista mi chiese: ‘Come descriveresti la musica dei System of a Down?’. E senza pensarci davvero, solo intuitivamente, penso di aver detto qualcosa del tipo ‘È come un violino violento nel bel mezzo di una tempesta di vento’, il che ha senso, perché il vento spingerebbe l’archetto del violino e sarebbe un tipo molto violento di entropia musicale, se vuoi. Molte delle cose che ho detto in passato sono citazioni poetiche o cose del genere che sono sedimentate nella mia mente, così quando ho avuto l’opportunità di creare idee visive, sono stato in grado di farlo.”
E parlando del violino dice:
“Il particolare violino che ho usato l’ho portato dall’Armenia anni fa. Ero all’aeroporto e non me lo lasciavano portare fuori dal paese. Non era un violino costoso o altro, probabilmente era solo un violino da studente o qualcosa del genere, ho simulato di suonare il violino in modo da poter provare che era il mio violino così da portarlo fuori dal paese perché volevo un elemento musicale dell’Armenia a cui aggrapparmi. Anni dopo, l’ho dipinto di bianco e l’ho pugnalato con il suo archetto in modo che il ‘sangue’ potesse fuoriuscire. Potrei aver visto troppo ‘Dexter’ in televisione, ma è solo l’idea di un violino violento. Trovo significati opposti nelle cose, quindi un violino che di solito tende a correlarsi con un ambiente molto bello, musica classica, una atmosfera carina. Volevo che fosse brutto e famigerato e misero. Stavo cercando di trovare una definizione inversa in un oggetto, in senso artistico”.