Russia o USA? Chi realizzerà il nuovo reattore nucleare in Armenia? (Scenarieconomici 10.07.24)
Se una nuova centrale nucleare sarà costruita in Armenia, e da chi, rimane una domanda aperta.
Oggi, Nuclear Engineering International (NEI), una rivista mensile del settore dell’energia nucleare civile, scrive che l’Armenia e gli Stati Uniti stanno discutendo la possibilità di costruire una nuova centrale nucleare (NPP), nonostante la notizia dello scorso anno che anche l‘Armenia e la Russia stavano discutendo lo stesso tema.
“Stiamo discutendo del quadro giuridico senza il quale non possiamo avanzare. Ora posso dire che la palla è nel campo degli Stati Uniti. Ci aspettiamo che le procedure interne negli Stati Uniti vengano completate, dopodiché inizieremo a lavorare”, scrive NEI citando.
Grigoryan ha affermato che Yerevan sta cercando di diversificare le relazioni economiche con i partner internazionali per migliorare la sicurezza energetica.
La centrale nucleare armena di Metzamor è composta da due reattori VVER da 376 MWe, costruiti in Russia, che sono entrati in funzione nel 1976 e nel 1980. Entrambe le unità sono state messe fuori servizio nel 1988 a causa di problemi di sicurezza relativi alla vulnerabilità sismica. L’unità 2 è stata riavviata nel 1995 e rappresenta circa il 39% della produzione totale di elettricità nel Paese.
Nel 2023, l’Armenia ha annunciato che pagherà 65 milioni di dollari a Rosatom Service, una filiale della società nucleare statale russa Rosatom, per estendere la vita della seconda unità della centrale nucleare di Metzamor fino al 2036.
Il premier armeno Nikol Pashinyan, nel gennaio 2024, ha dichiarato che l’Armenia intende costruire una nuova centrale nucleare entro 8-10 anni e che si stanno studiando varie opzioni, tra cui le tecnologie di Russia, Stati Uniti e Corea del Sud.
Qualsiasi nuova centrale nucleare in Armenia costerà tra i 3 e i 5 miliardi di dollari, secondo le stime degli esperti del settore.
I funzionari di Rosatom hanno visitato Yerevan nel giugno 2023 e hanno incontrato gli specialisti del settore locali e internazionali e la direzione della centrale nucleare armena di Metzamor.
Il Direttore Generale di Turbine Technology AAEM LLC, Ilya Vergizaev, ha proposto una nuova centrale con una capacità di 1.000-1.200 megawatt per sostituire l’Unità Due di Metzamor, che produce 400 megawatt.
Non tutti gli esperti ritengono che l’Armenia abbia bisogno di un blocco nucleare di così alta potenza.
Vahram Petrosyan, presidente del consiglio di amministrazione dell’Armenian Nuclear Power Plant (ANPP) CJSC, di proprietà statale, che gestisce Metzamor, ritiene che il Paese farebbe meglio con due impianti più piccoli, ciascuno con una capacità di 500-600 megawatt.
Petrosyan, l’anno scorso, ha affermato che la domanda di elettricità dell’Armenia non supera i 1.200 megawatt e che gli impianti idroelettrici, solari e termici possono facilmente colmare la differenza. Bisogna anche dire che sono cifre hic et nunc, per cui rischiano di non tener conto di prospettive di sviluppo del paese. La disponibilità di energia stabile e conveniente permetterebbe di porre le basi per una
Il crescente avvicinamento di Yerevan all’Occidente è stato accolto con favore da Washington.
Nel maggio 2022, il Segretario di Stato americano Antony Blinken e il Ministro degli Esteri armeno Ararat Mirzoyan hanno firmato un memorandum d’intesa sulla “cooperazione nucleare strategica”.
Il NEI scrive che un alto funzionario del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha dichiarato nel 2023 che Washington sta “valutando la fattibilità” della costruzione di un impianto nucleare dotato di piccoli reattori modulari (SMR) in Armenia, osservando che la tecnologia statunitense potrebbe rendere l’Armenia meno dipendente dalla Russia per l’energia. Inoltre un piccolo numero di SMR potrebbe essere realizzato in tempi minori ed essere adattato alle eventuali crescenti domande energetiche del paese.