Ricorrenze: Luigi Luzzatti e il popolo armeno (Agi, 23.11.15)
(AGI) – Roma, 23 nov. – (di Giuseppe De Lucia Lumeno*)
“Ricordatevi di questi perseguitati! Metteteli in condizione di lavorare e di vivere nella tranquillita’ famigliare. L’Italia deve offrire un contributo tangibile della sua civilta’ millenaria a queste infelici creature con la sua fraterna ospitalita’”. Era il 4 dicembre 1923, quando, Luigi Luzzatti, con queste parole, accompagno’ il Capo di una delegazione del popolo armeno dal Presidente del Consiglio italiano, Benito Mussolini.
Dal 1922, gran parte dell’attività politica italiana in ambito sociale aveva perduto autonomia essendo stata concentrata nella mani del Primo Ministro. Luzzatti, dunque, fuori dall’orbita parlamentare e da quella governativa, trova in un altro ambito la possibilità di svolgere la sua missione politica. Preclusosi il recinto della politica italiana si puo’ dedicare ai popoli oppressi. In quel mondo, in quegli anni, e’ ancora in corso il genocidio del popolo armeno iniziato nella notte tra il 23 e il 24 aprile del 1915, quando, con l’arresto di oltre duemila armeni – politici, intellettuali,commercianti, giornalisti e studenti – l’impero Ottomano da’ inizio al primo genocidio del Novecento. (leggi tutto)