Ricordando il genocidio armeno (News.avventisti.it 20.10.15)
Notizie Avventiste/APD/EUDnews – Cento anni fa, il regime turco cominciò a uccidere sistematicamente la popolazione armena nell’Impero Ottomano, un atto di dimensioni mostruose, che fece vittime non solo tra gli armeni, ma anche tra i cristiani di origini aramaica, caldea, assira e greca, insieme a cattolici e protestanti. L’obiettivo era la creazione di una nuova nazione turco-islamica.
Sotto il sultano Abdul Hamid II, i crescenti massacri di armeni e di altri cristiani nell’Impero Ottomano, dal 1894, raggiunsero il culmine durante la prima guerra mondiale con la deportazione nel deserto siriano.
Nell’aprile del 1915, per ordine del giovane governo turco, gli intellettuali armeni che vivevano nella ex capitale ottomana, Istanbul/Costantinopoli, furono arrestati e uccisi. Tra il 1895 e il 1922, più di 1,5 milioni di cristiani persero la vita in Asia.
Nel 2015, il dott. Daniel Heinz, direttore dell’Archivio storico della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno in Europa, con sede nel Seminario Teologico di Friedensau, in Germania, ha scritto un articolo intitolato “Nella valle dell’ombra della morte”, pubblicato nel numero di ottobre di Adventisten Heute (Avventisti Oggi). In esso, il dott. D. Heinz parla della sorte della chiesa cristiana avventista durante il genocidio armeno nell’Impero Ottomano. Continua