Pallottole e Petrolio: la Guerra in Nagorno Karabagh, di Emanuele Aliprandi (Stilum Curiae 08.05.21)

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, nell’indifferenza pressoché generale nella parte occupata dagli azeri della repubblica armena autodichiarata dell’Artsakh sta avendo luogo un genocidio culturale, come avete potuto leggere su questo collegamento e su questo. Mentre ancora l’Azerbaijan impedisce il ritorno alle loro famiglie di prigionieri di guerra e civili armeni rimasti intrappolati nell’area invasa. 

Dopo l’aggressione azera, compiuta con l’aiuto militare della Turchia, il Canada – è notizia di questi giorni – ha deciso di bloccare alcune forniture militari alla Turchia, alleata della Nato, perché quest’ultima, contrariamente agli impegni presi, ha fornito all’Azerbaijan gli strumenti – droni in particolare – equipaggiati con tecnologia canadese che hanno permesso agli uomini di Aliyev i successi riportati sul campo.

Vogliamo condividere con voi l’uscita di un libro scritto da uno specialista di quel settore. Emanuele Aliprandi. Ecco la scheda di presentazione:

“Il 27 settembre 2020 l’Azerbaigian, con il supporto logistico della Turchia e l’impiego di mercenari jihadisti provenienti dalla Siria, attaccava la piccola repubblica armena de facto dell’Artsakh (Nagorno Karabakh).

Quarantaquattro giorni di violenti combattimenti e bombardamenti, un accordo di tregua mediato dalla Russia a novembre, la vittoria per il regime di Aliyev e la pesante sconfitta armena.

Un dopoguerra ancora turbolento tra violazioni dell’accordo, prigionieri di guerra armeni non riconsegnati e problemi di confine tra le due ex repubbliche sovietiche.

Ancora una volta nel contenzioso su questo fazzoletto di terra nel Caucaso meridionale la diplomazia cede il passo alle armi.

Intrecci geopolitici, l’ombra inquietante della Turchia di Erdogan, questioni energetiche che toccano da vicino anche l’Italia, exit strategy mancate e future vie d’uscita alla ricerca di una pace ancora lontana.

Preceduta da una breve disamina storica e giuridica della questione, la cronaca drammatica di un conflitto che riguarda da vicino l’Italia molto più di quanto potrebbe apparentemente sembrare.

Emanuele Aliprandi da anni studia la questione armena e in particolare il caso del Nagorno Karabakh.

Su tale tema ha tra l’altro pubblicato “Le ragioni del Karabakh” (2010).

Questo è il link per l’acquisto dell’opera. 

 

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