Ode a Galina Starovojtova, che diede la vita per la libertà degli armeni (Tempi 01.02.24)
C’è una dimora funeraria lontana dal Caucaso, e dai monti pietrosi attraversati dai cammellieri mercanti e dagli invasori mongoli e persiani e tartari sui loro cavalli e i carri. Parlo del sepolcro di lei, di Galina Vasileva Starovojtova, a San Pietroburgo. Ella fu deputata alla Duma di Mosca, dove fu eletta in rappresentanza dell’Armenia, quindi, dopo la fine dell’Urss, proprio dell’oblast dell’ex Leningrado.
Era stata Galina Vasileva Starovojtova nel 1990 a condurre – come ho raccontato nella precedente missiva dal lago di Sevan – Ryszard Kapuściński (1932-2007) il più grande reporter degli ultimi 50 anni, a Stepanakert, capitale del Nagorno-Karabakh-Artsakh. Era il 1990 quando il giornalista polacco violò l’assedio degli azeri e superò il blocco dell’esercito sovietico, travestendosi da pilota del piccolo aereo che doveva condurre la deputata sovietica tra i suoi elettori armeni di Stepanakert, che era strangolata dai due eserciti (di …