Novità editoriale: PALLOTTOLE E PETROLIO di Emanuele Aliprandi
Il 27 settembre 2020 l’Azerbaigian, con il supporto logistico della Turchia e l’impiego di mercenari jihadisti provenienti dalla Siria, attaccava la piccola repubblica armena de facto dell’Artsakh (Nagorno Karabakh).
Quarantaquattro giorni di violenti combattimenti e bombardamenti, un accordo di tregua mediato dalla Russia a novembre, la vittoria per il regime di Aliyev e la pesante sconfitta armena. Un dopoguerra ancora turbolento tra violazioni dell’accordo, prigionieri di guerra armeni non riconsegnati e problemi di confine tra le due ex repubbliche sovietiche.
Ancora una volta nel contenzioso su questo fazzoletto di terra nel Caucaso meridionale la diplomazia cede il passo alle armi.
Intrecci geopolitici, l’ombra inquietante della Turchia di Erdogan, questioni energetiche che toccano da vicino anche l’Italia, exit strategy mancate e future vie d’uscita alla ricerca di una pace ancora lontana.
Preceduta da una breve disamina storica e giuridica della questione, la cronaca drammatica di un conflitto che riguarda da vicino l’Italia molto più di quanto potrebbe apparentemente sembrare.
Emanuele Aliprandi da anni studia la questione armena e in particolare il caso del Nagorno Karabakh.
Su tale tema ha tra l’altro pubblicato “Le ragioni del Karabakh” (2010).
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€ 15,00 (194 pagine)
di Emanuele Aliprandi | 24 apr. 2021