Napoli: il Complesso di San Gregorio Armeno (touringclub.it 02.10.18)

Alla scoperta del Complesso di San Gregorio Armeno, situato sull’omonima via, tra le più famose del centro storico di Napoli per le botteghe e i banchetti degli artigiani che perpetuano la tradizione del presepe napoletano. Una visita guidata in esclusiva per i soci e gli amici del Tci. Ammireremo la chiesa (popolarmente conosciuta come Chiesa di Santa Patrizia) e il monastero, con la straordinaria ricchezza degli ambienti.
Scheda della visita
La chiesa di San Gregorio Armeno – che da il nome alla strada – unitamente all’annesso chiostro costituiscono un valido esempio di architettura barocca napoletana.
L’intero complesso è una struttura ricca di storia, sia spirituale che artistica, tra le più belle della città di Napoli.
La costruzione della chiesa risalirebbe intorno all’anno 1000, dove prima già sorgeva una precedente chiesa che si dice fosse stata fatta edificare da Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino, nel luogo dove si trovavano le rovine del tempio pagano
di Cerere. In quella chiesa nell’ VIII secolo, le monache di San Basilio, fuggite dall’Oriente in seguito alle conquiste dei musulmani, vi portarono le spoglie di San Gregorio di Armenia, fondando il complesso monastico che porta il nome del Santo.
La chiesa di San Gregorio Armeno è anche conosciuta come chiesa di Santa Patrizia, protettrice della città insieme a San Gennaro, in quanto in essa sono custodite le spoglie della Santa.
La struttura dell’edificio ha subito diverse ristrutturazioni nel corso dei secoli. Oggi si presenta con un’elegante facciata costituita da una cancellata a tre arcate. L’interno di impianto cinquecentesco è costituito da una navata unica e da cinque cappelle laterali ricche di decorazioni barocche davvero originali. Si possono ammirare tra gli altri, affreschi di Luca Giordano e di Dionisio Lazzari (altare maggiore). Molto bello è il soffitto a cassettoni.
Adiacente alla chiesa si può visitare lo splendido chiostro, opera dell’architetto Vincenzo della Monica. Qui ci si sente subito rapiti dalle numerose opere d’arte che esso contiene. Eleganti gruppi marmorei, affreschi e fontane in un giardino ben curato. Lungo i corridoi del portico sarà possibile visitare il salotto della Badessa, il coro delle monache, il refettorio, le grate, un piccolo museo contenente utensili un tempo adoperati dalle suore per le loro attività e l’antica Cappella intitolata a Santa Maria dell’Idria (l’ambiente più antico di tutto il complesso).

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