NAGORNO-KARABAKH. IL SENATO FRANCESE CONDANNA ‘L’AGGRESSIONE AZERBAIGIANA’ E CHIEDE SANZIONI ALL’AZERBAIJAN (Notizie geopolitiche 16.11.22)

Si è aperta una profonda crisi diplomatica tra Baku e Parigi a seguito della risoluzione adottata dal Senato francese che condanna quella che è stata definita la “aggressione dell’Azerbaigian all’Armenia” e che richiede l’imposizione di sanzioni contro il governo azerbaigiano.
Il Senato francese ha votato con 295 voti favorevoli e 1 contrario la risoluzione che richiede al governo di imporre sanzioni all’Azerbaigian per i suoi attacchi contro l’Armenia e per l’aggressione militare contro la repubblica del Nagorno-Karabakh/Artsakh.
La risoluzione condanna anche gli attacchi che le forze militari azerbaigiane avrebbero condotto nel mese di settembre 2022 contro il territorio sovrano armeno richiedendo il completo ritiro delle truppe dell’Azerbaigian dall’Armenia. Nella risoluzione si legge la richiesta di riconoscere formalmente la repubblica del Nagorno-Karabakh/Artsakh e si sottolinea come sia fondamentale garantire lo stato del corridoio di Lachin che connette proprio il Nagorno-Karabakh con l’Armenia stessa.
Il testo della risoluzione sottolinea come il governo francese, insieme con i propri alleati europei, dovrebbe dare la risposta più ferma e adeguata ai nuovi attacchi azerbaigiani contro i territori dell’Armenia e dell’Artsakh imponendo nei confronti di Baku sanzioni, la confisca delle proprietà dei leader azeri e valutando la possibilità di vietare l’importazione del petrolio e del gas naturale dall’Azerbaigian. Il Senato ha inoltre proposto l’eventualità di aprire un ufficio nel Nagorno-Karabakh/Artsakh che si occupi delle questioni umanitarie così come favorire la cooperazione militare tra Parigi e Erevan che possa rafforzare il sistema di difesa armeno.
L’adozione della risoluzione da parte del Senato francese era stata anticipata da una serie di proteste che i rappresentanti della comunità azerbaigiana avevano organizzato al di fuori del palazzo. Di contro un gruppo di armeni del Nagorno-Karabakh/Artsakh hanno organizzato una manifestazione in supporto della risoluzione davanti all’ambasciata francese di Erevan.
La First Lady e vicepresidente dell’Azerbaigian, Mehriban Aliyeva, ha rassegnato le sue dimissioni dal ruolo di ambasciatore dell’Unesco attraverso una lettera inviata al direttore generale dell’organizzazione ed ex ministro della cultura francese Audrey Azoulay. La notizia è stata veicolata tra i media azerbaigiani sottolineando come la lettera inviata dalla Aliyeva contenga informazioni su quella che Baku considera la “politica e gli atti di vandalismo dell’Armenia contro il patrimonio culturale e i monumenti storici dell’Azerbaigian”, non facendo però menzione delle continue accuse che le organizzazioni internazionali hanno rivolto nei confronti del governo di Baku di aver condotto una politica volta a distruggere l’eredità storico-culturale armena in Nagorno-Karabakh/Artsakh.
Infatti, come si legge dalla “Mozione per una risoluzione sulla distruzione dell’eredità culturale del Nagorno-Karabakh” presentata al Parlamento europeo nel marzo 2022, nei 44 giorni di guerra del conflitto del Nagorno-Karabakh del 2020 “le forze armate azerbaigiane hanno condotto una serie di attacchi contro il patrimonio storico e culturale armeno, includendo chiese, monasteri, siti archeologici, i khachkar (tipiche croci armene di pieta) e altri vari monumenti e santuari i quali sono stati distrutti, danneggiati o vandalizzati dopo essere entrati sotto il controllo dell’Azerbaigian (…) durante la guerra e anche successivamente le forze azerbaigiane avrebbero loro stesse registrato video dei loro atti vandalici e li avrebbero diffusi ampiamente sui social media”.
I media armeni, commentando la notizia delle dimissioni di Mehriban Aliyeva, hanno invece sottolineato come la decisione di presentare le dimissioni all’Unesco siano pervenute poche ore prima che il Senato francese votasse la risoluzione e condannasse il governo azerbaigiano mettendo la First Lady nella difficile posizione di ricoprire una carica all’Unesco che potesse sollevare ulteriori polemiche a livello internazionale.

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Il Senato francese a quasi unanimità ha espresso sostegno per l’Armenia e la necessità di riconoscere la Repubblica di Artsakh/Nagorno-Karabakh (Korazym 16.11.22)