Nagonro Karabakh. Aggressione Azerbaigian – Dichiarazioni Parlamentari Italiani
ZCZC IPN 757 POL –/T NAGORNO-KARABAKH:CASINI “PREOCCUPAZIONE PER ATTACCO, CESSATE IL FUOCO” ROMA (ITALPRESS) – “Siamo molto preoccupati per il massiccio attacco sferrato questa mattina contro il Nagorno-Karabakh che ha già provocato diverse vittime tra cui alcuni bambini. Nonostante la comunità internazionale chieda da mesi l’immediata apertura del corridoio di Lachin e proponga un meccanismo di dialogo tra Stepanakert e Baku, quest’ultima inizia un attacco di aggressione contro una popolazione già stremata da 9 mesi di blocco dei rifornimenti. Chiediamo un cessate il fuoco immediato, la riapertura del corridoio di Lachin e la ripresa dei negoziati”. Lo ha detto Pier Ferdinando Casini intervenendo nell’Aula del Senato.(ITALPRESS). trl/com 19-Set-23 20:31
Armenia: appello bipartisan parlamentari per cessate il fuoco in Nagorno Karabakh
Roma, 19 set 19:20 – (Agenzia Nova) – “Siamo molto preoccupati per il massiccio attacco sferrato questa mattina contro il Nagorno-Karabakh che ha già provocato diverse vittime. Nonostante la comunità internazionale chieda da mesi l’immediata apertura del corridoio di Lachin e proponga un meccanismo di dialogo tra Stepanakert e Baku, quest’ultima inizia un attacco di aggressione contro una popolazione già stremata da nove mesi di blocco dei rifornimenti. Chiediamo un cessate il fuoco immediato, la riapertura del corridoio di Lachin, e la ripresa dei negoziati”. Lo dichiarano in una nota congiunta i parlamentari: Enrica Alifano, Stefano Borghesi, Andrea Casu, Giulio Centemero, Susanna Camusso, Gianmauro Dell’Olio, Paolo Formentini, Marco Grimaldi, Lorenzo Malagola, Roberto Menia, Luigi Nave, Federica Onori, Andrea Orlando, Andrea Orsini, Catia Polidori, Emanuele Pozzolo, Luigi Spagnolli, Sandra Zampa. (Com) © Agenzia Nova – Riproduzione riservata.
Lupi (Nm),governo si attivi per evitare genocidio in Armenia. Lupi (Nm),governo si attivi per evitare genocidio in Armenia Evitare escalation pericolosa se non letale per i civili (ANSA) – ROMA, 19 SET – “Desta infinita preoccupazione la notizia secondo cui l’Azerbaijan ha chiuso lo spazio aereo all’Armenia annunciando l’avvio di un’operazione militare ‘antiterrorismo’ nel Nagorno-Karabakh, territorio conteso tra Baku e Erevan. Sappiamo per esperienza, purtroppo, in che cosa si può trasformare un’operazione formalmente definita di antiterrorismo che di fatto si annuncia come un’occupazione militare”. Lo dichiara in una nota il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi. “L’ Europa non può assistere indifferente a un altro genocidio contro il popolo armeno, perché questo è quello che si profila all’orizzonte. Chiedo al Governo italiano di attivarsi per evitare un’escalation pericolosa, se non letale per i civili del Nagorno-Karabakh”. (ANSA). KCS-COM 2023-09-19 14:07 S0A QBXB POL
CAUCASO. SCALFAROTTO: INTERVENGA LA COMUNITÀ INTERNAZIONALE
(DIRE) Roma, 19 set. – “La situazione umanitaria in
Nagorno-Karabakh si fa sempre più difficile e l’Armenia oggi denuncia un attacco portato da parte azera alla popolazione già stremata dall’isolamento conseguente alla chiusura del corridoio di Lachin. Bisogna che la comunità internazionale di occupi di questa crisi: Antonio Tajani impegni il governo italiano su questo tema”. Così Ivan SCALFAROTTO, senatore di Italia Viva in un tweet. (Red/ Dire) 17:05 19-09-23 NNNN
NAGORNO-KARABAKH, SPERANZON (FDI): EVITARE CON OGNI MEZZO CHE LA CRISI CONTINUI
(Public Policy) – Roma, 19 set – “Provo molta preoccupazione per quanto sta accadendo in Nagorno-Karabakh. Esprimo solidarietà per le popolazioni civili colpite da questa nuova ondata di violenze, divampata nelle ultime ore in questa parte di mondo. Manifesto, inoltre, inquietudine per il popolo armeno presente in quel territorio con il quale siamo legati da secoli di amicizia e con il quale possiamo vantare un sincero rapporto di vicinanza. Bisogna evitare con ogni mezzo che la crisi continui a mietere vittime nella regione”. Lo dichiara in una nota il vicepresidente vicario di Fratelli d’Italia al Senato e componente della commissione Esteri a Palazzo Madama, Raffaele Speranzon. (Public Policy)
CAUCASO. FIDANZA (FDI-ECR): OPERAZIONI MILITARI AZERE INACCETTABILI*
DIR2061 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT CAUCASO. FIDANZA (FDI-ECR): OPERAZIONI MILITARI AZERE INACCETTABILI (DIRE) Roma, 19 set. – “Le operazioni militari dell’Azerbaigian in Nagorno-Karabakh sono inaccettabili e devono terminare subito. La loro prosecuzione rischia di determinare la fuga della popolazione locale armena e quindi di configurarsi come una sorta di polizia etnica”. È quanto dichiara in una nota il capodelegazione di Fratelli d’Italia-ECR al Parlamento europeo Carlo Fidanza. “Si torni subito al dialogo tra le parti, con un immediato cessate il fuoco e il ritiro delle truppe azere, nonché con lo sblocco del corridoio di Lachin. Approfittare della guerra di aggressione russa all’Ucraina per provare ad ammettere militarmente il Nagorno-Karabakh non è una pratica consentita dal diritto internazionale”, aggiunge. (Red/ Dire) 16:01 19-09-23 NNNN
CAUCASO. FASSINO: “NON SI APRA UNA NUOVA GUERRA”
“Desta vivo allarme l’annuncio delle autorita’ dell’Azerbajgian di operazioni militari contro la comunita armena del Nagorno-Karabach”. Lo dichiara Piero Fassino, Presidente della Commissione di Monitoraggio dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. “È una decisione – sottolinea Fassino – che viola gli accordi armistiziali sottoscriti nel novembre 2020 da Azerbajgian, Armenia e Federazione Russa e contraddice le ripetute dichiarazioni azere di voler la pacificazione delle relazioni con l’Armenia”. ” Peraltro – ricorda Fassino – negli ultimi due anni l’Unione europea ha attivato un forum di dialogo a cui azeri e armeni hanno partecipato manifestando una volonta’ di accordo che oggi rischia di essere compromessa”. “Chiediamo con forza – conclude Fassino – alle autorita’ azere di fermarsi e a Nazioni Unite, UE e OSCE di attivare immediate iniziative per attivare negoziati che conducano alla pace e alla stabilita nella regione caucasica”
Anna Cinzia Bonifrisco
Un altro vile attacco dell’Azerbaigian, un’altra violazione della fragile pace nella regione del Nagorno-Karabakh. Con la scusa di una fantomatica operazione di antiterrorismo, infatti, le forze armate azere hanno attaccato la regione dove vive la comunità armena ed ha provocato morti e feriti tra i civili.
Questa vergogna è anche la conseguenza di un’azione debole dell’Unione Europea, in questi anni di continue azioni di aggressione non giustificata da parte dell’Azerbaigian e seri sospetti di violazione dei diritti umani, e il risultato di non aver mai ribadito con coraggio le profonde radici storiche, culturali e cristiane che ci accomunano con il popolo armeno.
L’azerbaigian cessi immediatamente ogni ostilità e rispetti il diritto alla vita e alla dignità delle comunità armene nel Nagorno-Karabakh. Dio aiuti quel povero Popolo!
Fabio Massimo Castaldo
Le scioccanti immagini dei bombardamenti azeri in NagornoKarabakh sono la cronaca di un’aggressione annunciata. Da mesi denuncio il blocco criminale di Lachin e i rischi di una nuova escalation azera volta alla pulizia etnica della popolazione armena autoctona dalla regione.
Giulio Centemero
La comunità internazionale richiede un meccanismo di dialogo diretto tra le parti, le forze armate dell’Azerbaigian invece lanciano un attacco militare al Nagorno-Karabakh, dove la popolazione è allo stremo dopo 8 mesi di blocco forzato. Inaccettabile.
NAGORNO-KARABAKH,M5S: CONDANNA ATTACCO AZERO E INAZIONE RUSSA.GOVERNO SI ATTIVI (Public Policy) – Roma, 19 set – “Esprimiamo fortissima preoccupazione e ferma condanna per l’attacco che le forze armate dell’Azerbaigian hanno sferrato oggi contro l’enclave del Nagorno-Karabakh, già da mesi sottoposta a un’illegale blocco che ha impedito l’ingresso di cibo, medicinali e altri generi di prima necessità. L’attacco di Baku rappresenta una grave violazione degli accordi di cessate il fuoco del 2020. Grave anche che la Russia, informata subito prima dagli azeri, non abbia fermato questa nuova escalation. Auspichiamo che il governo italiano si attivi con risolutezza, anche in virtù degli stretti rapporti energetici e commerciali costruiti con Baku, per facilitare una rapida soluzione di questa nuova crisi”. Così i parlamentari del Movimento 5 stelle delle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato. (Public Policy) @PPolicy_News RED 191506 set 2023
Giuseppe Provenzano
Grande preoccupazione per la ripresa del conflitto nel NagornoKarabakh a causa delle ingiustificate azioni militari intraprese dall’Azerbaigian. Subito un cessate il fuoco, la ripresa dei negoziati di pace e la libera circolazione di beni e persone lungo il corridoio di Lachin.
Nagorno-Karabakh: Pozzolo (FdI), rischio pulizia etnica popolo armeno
Nagorno-Karabakh: Pozzolo (FdI), rischio pulizia etnica popolo armeno Roma, 19 set. (LaPresse) – “Le operazioni militari azere nel territorio del Nagorno-Karabakh sono una inaccettabile violazione del diritto internazionale e rappresentano una grave minaccia per la pace: c’è il rischio fondato che tali operazioni siano rivolte a far migrare forzatamente la popolazione armena dalla propria terra, configurando una pulizia etnica di fatto”. Lo dichiara in una nota il deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo, membro della Commissione Affari esteri e comunitari. “Le truppe azere devono desistere da ogni azione di aggressione, il corridoio di Lachin deve essere sbloccato e l’Europa deve continuare a favorire una soluzione diplomatica tra Armenia e Azerbaigian”, conclude. POL NG01 mad/mch 191845 SET 23
INTERVENTI IN PARLAMENTO
CASINI (PD-IDP). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CASINI (PD-IDP). C’è un rappresentante del Governo in Aula e, anche se non è evidentemente un rappresentante del Ministero degli affari esteri, mi rimetto alla sua personale cortesia e alla sua, signora Presidente. Vorrei far giungere un appello al Governo italiano, affinché intervenga nelle sedi internazionali – in queste ore i nostri rappresentanti, il Presidente del Consiglio e il Ministro degli affari esteri sono all’ONU – sul problema del Nagorno-Karabakh. È una grande questione umanitaria, e è una grande questione politica. L’Azerbaigian ha rotto gli indugi nei confronti di una popolazione stremata, dopo nove mesi sostanzialmente di comunicazione e di rifornimenti. Assistiamo a una sorta di complicità del silenzio da parte della comunità internazionale. (Applausi).
Noi chiediamo che le Nazioni Unite facciano sentire la loro voce e si avvii un’azione multilaterale per far sedere a un tavolo Armenia, Azerbaigian e tutti i grandi player dell’area, dalla Turchia alla Russia, all’Unione europea, che purtroppo non vediamo proprio così presente come vorremmo. Tutti debbono in qualche modo facilitare una soluzione, che non può essere un’escalation militare. Non vorrei che, con il fatto dell’Ucraina e dell’incredibile conflitto a cui stiamo assistendo, ci fosse una sorta di parallelismo acquiescente che consenta di fare azioni inaccettabili nei confronti del popolo armeno. Il popolo armeno non ha risorse straordinarie dal punto di vista del gas o di altri prodotti naturali di questo tipo, che hanno una grandissima importanza nella geopolitica. Ma l’Armenia ha una grande storia e una grande tradizione e il suo popolo ha già subito nella sua storia pagine terribili di genocidio.
Noi vorremmo che il Governo italiano faccia sentire la propria voce e anche il Parlamento, tramite la Commissione esteri, voglia esprimere una compartecipazione e uno stop chiaro verso azioni militari che possono portare solo lutti e nuovi lutti. (Applausi).
PRESIDENTE. Senatore Casini, la sua richiesta è stata ascoltata dal Governo qui presente per le iniziative di propria competenza.
MENIA (FdI). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MENIA (FdI). Signor Presidente, mi associo integralmente alle considerazioni delle senatore Casini e ne aggiungo alcune.
Chi conosce la storia delle vicende in questione sa che il Nagorno-Karabakh vive una guerra civile strisciante dalla fine degli anni Ottanta. Ricordiamo come fu simbolico per tutta Europa il 1989, la caduta del muro di Berlino e la caduta del comunismo. Dalle rovine dell’Unione sovietica nacque pure questa vicenda. Il Nagorno-Karabakh è notoriamente abitato nella quasi integrità da popolazione di origine armena, tant’è che dalla dissoluzione dell’Unione sovietica alla formazione dei diversi Stati, quella che prima era la comunità di Stati indipendenti, il Nagorno-Karabakh chiese di essere annesso a quella che era la Repubblica ex socialista sovietica di Armenia.
L’Armenia nel frattempo è diventata un’altra cosa: grazie a Dio non solo la Repubblica socialista di allora, ma ha rivendicato orgogliosamente i suoi natali. L’Armenia è il primo Stato cristiano d’Europa, prima di Roma, novant’anni prima di Teodosio. L’Armenia per chi la visita è un territorio straordinario, con i monasteri incastonati nella roccia, e il Nagorno-Karabakh è la stessa cosa. Chi ascolta una messa armena pensa di essere in pieno Medioevo cristiano o di ascoltare il gregoriano, ma questo evidentemente non basta. Da quella che era una guerra civile strisciante siamo arrivati a una situazione che si è evoluta fino a ciò che sta accadendo oggi. Nei mesi scorsi è stato chiuso dagli azeri il corridoio umanitario di Lachin e la popolazione armena e cristiana del Nagorno-Karabakh è allo stremo. La gente sta morendo, i bambini muoiono, le medicine e i generi alimentari non ci sono.
Noi ovviamente ci preoccupiamo dell’Ucraina e di tante altre situazioni. Ci sono sempre Paesi più importanti che non i deboli. Quando venivano sterminati dai turchi degli armeni non si accorgeva nessuno e non piangeva nessuno e sta accadendo anche adesso, nel silenzio dell’Europa e del mondo. Quello che sta accadendo nel Nagorno-Karabakh è semplicemente indecente e antiumano.
Ecco perché mi associo alle parole del presidente Casini e dico qualcosa di più. L’auspicio è che questo Parlamento faccia qualcosa. Noi stavamo predisponendo una mozione. Qua nessuno vuole fare il primo della classe e, quindi, la mettiamo volentieri a disposizione. Presentiamo uno strumento unitario che coinvolga tutto il Parlamento, per manifestare una solidarietà chiara verso chi sta soffrendo, perché in questo caso c’è un colpevole e c’è un colpito e le cose vanno dette chiaramente. Si sa chi è colpevole e chi è colpito. Da una parte c’è una grande Nazione, che tra l’altro è molto ricca, perché ha gas, ha petrolio ed è islamica; dall’altra parte c’è una piccola Nazione che ha testimoniato la cristianità in Europa e nel mondo e ha sofferto purghe spaventose, verso la quale abbiamo il dovere e il diritto di manifestare la nostra solidarietà. (Applausi).
Lo faccia il Parlamento, facciamolo tutti insieme e lo faccia il Governo italiano. Cerchiamo di essere protagonisti in quella che deve diventare – com’è del tutto evidente – una questione di carattere internazionale che coinvolge tutto il mondo civile e il mondo che crede a questi valori. (Applausi).
Antonio Tajani
#NagornoKarabakh 🇮🇹 (Italia) chiede a 🇦🇿 (Azerbaijan) cessazione ogni azione militare. Prevalga diplomazia. Siamo pronti a offrire nostra mediazione e invitare a Roma rappresentanti 🇦🇲 (Armenia) e 🇦🇿 (Azerbaijan). Proposta: modello Alto Adige.
#UNGA78 Ho voluto incontrare MAE 🇦🇲 @AraratMirzoyan per ribadire necessità di dialogo costruttivo per trovare soluzione diplomatica in #NagornoKarabakh. 🇮🇹 in prima linea per favorire ritorno a tavolo negoziale. Vogliamo rafforzare cooperazione con 🇦🇲 in ogni settore.