Mosca accusa l’Occidente per il rifiuto dell’Armenia di prendere parte al vertice sulla difesa a guida russa (Euroactiv 16.11.23)

Mercoledì 15 novembre, la Russia ha dichiarato che la decisione del primo ministro armeno Nikol Pashinyan di non partecipare a un vertice dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO) guidata da Mosca è l’ultima mossa anti-russa dell’Armenia orchestrata dall’Occidente.

Le relazioni tra Russia e Armenia, formalmente alleate, si sono inasprite negli ultimi mesi, con Erevan che ha messo pubblicamente in dubbio il valore della sua partnership con la Russia e ha cercato di approfondire i rapporti con l’Occidente.

La causa scatenante è stata la riconquista della regione separatista del Nagorno-Karabakh da parte dell’Azerbaigian a settembre, che ha spinto quasi tutti i 120.000 armeni del territorio a fuggire nonostante la presenza di forze di pace russe.

Alcuni armeni hanno incolpato la Russia di non aver fermato quella che Baku ha definito un’operazione antiterroristica, un’accusa che Mosca ha respinto.

L’Armenia ratifica lo statuto della Corte Penale Internazionale suscitando lo scontento di Mosca

Il parlamento ameno ha ratificato lo statuto fondante della Corte penale internazionale ieri, martedì 3 ottobre, sottoponendosi alla giurisdizione della corte dell’Aia. La decisione ha irritato la Russia, il cui presidente è oggetto di un mandato d’arresto emesso dalla CPI.
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La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha dichiarato ai giornalisti che la Russia considera il rifiuto di Pashinyan di partecipare al vertice CSTO come l’ultimo di una “catena” di eventi.

“È evidente che dietro c’è l’Occidente. L’Occidente, i cui piani in Ucraina sono falliti, ora sta attanagliando l’Armenia, cercando di strapparla alla Russia”, ha dichiarato.

Mercoledì scorso, l’agenzia di stampa statale armena Armenpress ha citato Pashinyan che ha dichiarato al Parlamento del Paese che la CSTO ha ripetutamente fallito nel proteggere gli interessi dell’Armenia.

Pashinyan ha inoltre aggiunto che l’Armenia sta cercando di diversificare i propri accordi di sicurezza, ma che non ha ancora deciso se lasciare o meno la CSTO.

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