MILANO – 24 gennaio 2023 – Spettacolo Teatrale GARO’ – Una storia Armena
TEATRO MUNARI, Via Giovanni Bovio, 5- Milano
dello spettacolo teatrale
Garò-Una storia Armena
data: 24 gennaio 2023 0re 20.30
per prenotazioni : tel. 02-27002476
oppure via mail: info@teatrodelburatto.it
Sul sito : www.teatrodelburatto.com
Garò. Una storia armena.
Era necessaria un’altra storia armena? Ne abbiamo lette e udite tante! Quelle più tragiche di chi non è riuscito a raccontarle. Quelle scritte su piccoli quaderni (per anni tenuti nascosti) che raccontano le tappe della lunga marcia verso il deserto. Quelle di chi le ha vissute e ha potuto scriverle e raccontarle ed esibirle come una medaglia; o quelle di chi le ha solo udite o lette nei libri e ha provato a ri-narrarle a suo modo aggiungendo o togliendo …..Eppure sì … è comunque utile – necessario – raccontare e ascoltare un’altra storia armena: raccontarla e ascoltarla oggi a fronte di tutto quello che continua ad accadere in Armenia e altrove. Ѐ utile e necessario perché la storia continua a generare altre storie ugualmente tragiche, armene o non armene; e il rischio di considerarle ormai “normali” è sempre incombente.
Quella a cui Pino di Bello ci fa partecipare non è solo un’altra storia armena: è anche la storia di un regista italiano che si affaccia a un mondo diverso e lontano che ha impensate risonanze con il proprio mondo. Fatta questa scoperta – che forse lo sconcerta – Pino si appassiona a conoscere questo altro mondo con le curiosità e le emozioni del ricercatore e si impegna a raccogliere un messaggio da condividere con il proprio pubblico . La storia che racconta si snoda come un viaggio in un paese sconosciuto in cui tutti hanno perso la memoria e sono la sensibilità e l’arte del regista – il moderno ashug, il cantore armeno – che portano alla luce le piccole perle dei ricordi infantili e insieme il buio delle omertà e delle negazioni impregnate di umiliazione e violenza che alla fine invadono la scena. Una scena che riusciamo a sopportare solo pensando che quello che il regista ci ha fatto incontrare e’ solo un suo cattivo sogno e alla fine ci sarà un risveglio più rassicurante . Ma non è così!
Il sogno cattivo è la metafora di mille storie reali, armene e non armene, e i nomi, le voci, i luoghi e le vicende dell’Armenia servono ad evocarle e tenerle vive nella memoria di chi partecipa allo spettacolo perché sia lui stesso a risvegliarsi, a vigilare e a far nascere qualcosa di nuovo. Il messaggio forse è questo!
Agopik Manoukian, ottobre 2021
Ho seguito Garò sul nascere, quando il testo prendeva forma tra interruzioni e rifacimenti . Poi un lungo silenzio , quasi di attesa… fino al giorno in cui le luci si sono spente e il racconto mi ha preso con forza per mano e, in breve, si è riannodato tutto ciò che sapevo, che avevo letto, sentito dalle grida soffocate e dalle parole dolenti di chi era fuggito e da chi, in seguito, aveva studiato vicende e storie di questo popolo . Una sintesi di date, eventi, canti, melodie, gridi e suoni come appigli per un viaggio Q interiore in cui confrontarmi con lo sguardo e le attese di chi mi ha preceduto e le domande senza risposta del mio presente.
Quando le luci si sono accese …lo spaesamento, il peso del lutto e la continuità della vita: la storia narrata non era solo di Garò e neppure una storia solo armena…
Agopik Manoukian, dicembre 2021