Marco Ansaldo e AtatUrk

Ataturk? Padre del negazionismo turco

Ci è stato segnalato che lo scorso 10 novembre su nel programma Wikiradio di Radio3rai è andato in onda un programma intitolato “Marco Ansaldo racconta Atatürk”.

Non è ovviamente la prima volta che il sopracitato giornalista, che ha stretti legami con la Turchia si cimenta ad elogiare la Turchia ed i suoi leader. Tra l’altro Ansaldo è uno dei pochissimi (per non dire rari) giornalisti in Italia che continua ad apostrofare i fatti del 1915 come “il cosiddetto genocidio”.  Abbiamo pertanto ritenuto doveroso inoltrare una missiva di puntualizzazione all’emittente radiofonica in questione (wikiradio@rai.it) .

Missiva che riportiamo di seguito oltre al link della trasmissione.

>> http://www.radio.rai.it/podcast/A41360089.mp3

 

Spett. redazione,

ci è stata segnalata da alcuni nostri lettori la trasmissione del 10 novembre scorso dedicata a Kemal Ataturk.

Innanzitutto, vi rivolgiamo i complimenti per l’interessante servizio di Wikiradio.

Quanto alla citata trasmissione ci siano consentite alcune riflessioni.

Marco Ansaldo, noto conoscitore ed amico della Turchia anche per ragioni personali, ha tessuto inevitabilmente gli elogi di Ataturk evidenziando le grandi riforme che lo statista ha compiuto nel suo paese e che certo non possono essere negate.

Mustafa Kemal ha cambiato sicuramente il volto della Turchia, levando ad essa i vecchi panni dell’Impero Ottomano e vestendola (non metaforicamente) con le nuove fogge occidentali. Ma lo ha fatto a caro, carissimo, prezzo.

E tutto ciò nel peana elogiativo di Ansaldo rischia di passare fortemente in secondo piano e distoglie l’ascoltatore dalla realtà dei fatti. Quella di Ataturk fu una dittatura a tutti gli effetti, impose il partito unico ed un culto della personalità che trova analoghi esempi solo nei peggiori regimi e che ancora oggi manifesta il suo corso nei processi intentati ai giornalisti che osano mettere in dubbio le sue doti morali (si veda a questo proposito l’indagine avviata pochi mesi or sono a carico della giornalista Nagehan Alci “rea” di aver definito Ataturk un dittatore durante una trasmissione della CNN…).

Sorvola Ansaldo sulla politica turca di distruzione delle minoranze salvo affermare ad un certo punto che “la nuova identità fu costituita su un fondamento doloroso e traumatico capace di passare sopra identità etniche minoritarie “: espressione elegante per dire che tutte le minoranze furono soggiogate al potere turco che si accanì contro gli ultimi armeni scampati al genocidio, i greci in fuga da Smirne data alle fiamme ed i curdi dell’est.

Ataturk, che durante le persecuzioni contro gli armeni culminate nel genocidio non si era certo tirato indietro…, è stato uno statista che ha compiuto importanti riforme nel suo paese, ma realizzate a prezzo della libertà di pensiero e di identità etnica e culturale. 

Ataturk fu il primo negazionista del Genocidio Armeno e della storia. Un negazionismo che continua ad essere adottato ancora oggi da parte dei governi turchi a suon di minacce e “quattrini”. 

Permetteteci, dunque, queste riflessioni giacché abbiamo ricevuto diverse mail di protesta da parte di utenti che non hanno gradito la trasmissione di Ansaldo. Si tratta di una puntualizzazione che riteniamo doverosa.

Non possiamo, a parte tutto, che rinnovare i nostri complimenti per Wikiradio; e – se ci è concesso – suggerire per il prossimo 24 aprile (commemorazione del Genocidio armeno) una trasmissione ad esso dedicata, magari con la voce della scrittrice Antonia Arslan.

Vogliate gradire i nostri migliori saluti