L’UE ospiterà i leader di Armenia e Azerbaigian per i colloqui di pace (Corriere della Sera 09.05.23)
Domenica (14 maggio) i leader di Armenia e Azerbaigian si incontreranno a Bruxelles, secondo quanto dichiarato da fonti EU, nel quadro degli sforzi per raggiungere un accordo di pace sulla disputa territoriale che dura da tre decenni.
Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ospiterà Nikol Pashinyan dell’Armenia e Ilham Aliyev dell’Azerbaigian, nell’ambito delle iniziative volte “a promuovere la stabilità nel Caucaso meridionale e la normalizzazione tra i due Paesi”, si legge in un comunicato di lunedì.
L’incontro a Bruxelles avviene dopo che gli Stati Uniti hanno dichiarato che sono stati compiuti “progressi tangibili” verso un accordo di pace per porre fine alla disputa sull’enclave del Nagorno-Karabakh, durante i colloqui tra i ministri degli Esteri a Washington la scorsa settimana.
Pashinyan e Aliyev hanno già avuto diversi incontri, generalmente organizzati dall’UE o dalla Russia, ma non sono riusciti a risolvere le difficoltà in sospeso, tra cui la demarcazione dei confini e l’accesso ai territori che dovessero passare da un paese all’altro.
Fonti UE hanno aggiunto che i due leader hanno anche concordato di incontrarsi con i leader di Francia e Germania a margine di un vertice europeo che si terrà in Moldavia il 1° giugno.
Si sono inoltre impegnati a incontrarsi a Bruxelles “con la frequenza necessaria per affrontare gli sviluppi in corso sul terreno”, si legge nel comunicato.
L’Armenia e l’Azerbaigian erano entrambe repubbliche dell’Unione Sovietica e hanno ottenuto l’indipendenza quando questa si è sciolta nel 1991.
Le due parti sono entrate in guerra due volte per i territori contesi, principalmente il Nagorno-Karabakh, un’enclave a maggioranza armena all’interno dell’Azerbaigian.
Decine di migliaia di persone sono rimaste uccise nelle guerre, una durata sei anni e terminata nel 1994, e la seconda nel 2020, conclusasi con un accordo di cessate il fuoco negoziato dalla Russia.
Ma da allora gli scontri sono scoppiati regolarmente.
L’Azerbaigian ha riacceso le tensioni piazzando un posto di blocco sul corridoio di Lachin, l’unico collegamento terrestre tra l’Armenia e il Nagorno-Karabakh.
L’Armenia considera questa mossa una violazione del cessate il fuoco negoziato tra le parti.
Gli sforzi di mediazione dell’Occidente giungono mentre la grande potenza regionale Mosca fatica a mantenere il controllo a causa delle conseguenze della guerra contro l’Ucraina.
Il Cremlino ha insistito sul fatto che non c’è “nessuna alternativa” all’accordo per il cessate il fuoco firmato nel 2020 e che ha visto il dispiegamento di forze di pace russe sul terreno.
Pashinyan si recherà a Mosca per partecipare alla parata del 9 maggio dedicata alla vittoria nella Seconda Guerra Mondiale.
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