Luca Argentero, all’Hotel Gagarin realizziamo sogni (Ansa 23.05.18)
Un gruppo di persone estranee, ”di precari nella loro vita quotidiana e dell’anima” dice il regista Simone Spada, ”che trovano un minimo comune denominatore comune e riescono a rinascere insieme, realizzando sogni, attraverso la magia del cinema” aggiunge con l’ANSA Luca Argentero. Sono i protagonisti della commedia on the road (prodotta da Lotus Production con Rai Cinema), dall’Italia all’Armenia, tra cinema e favola moderna Hotel Gagarin in sala dal 24 maggio con Altre storie. Protagonisti del viaggio, con Argentero, sono Claudio Amendola, Barbora Bobulova, Silvia D’Amico e Caterina Shulha. Spada firma la sua opera prima dopo oltre 20 anni in decine di film e fiction, da Claudio Caligari a Nunziante/Zalone.
“Avevo voglia di raccontare una storia in commedia – spiega – ma volevo farlo in modo sognante, dolce, con sincerità e ottimismo, di cui credo ci sia bisogno”. I suoi antieroi in cerca di rinascita sono riuniti dal progetto strampalato di un film in Armenia orchestrato dal piccolo faccendiere Franco Paradiso (Tommaso Ragno) che è in combutta con un europarlamentare, per accaparrarsi dei fondi europei. Nell’improbabile troupe che arriva nell’ex Repubblica sovietica ci sono il professore di storia/regista Nicola Speranza (Giuseppe Battiston), l’elettricista promosso a responsabile luci Elio (Amendola), il fotografo operatore perennemente ‘fumato’ Sergio (Argentero), la prostituta/protagonista del film Patrizia (D’Amico), la complice (almeno all’inizio) di Paradiso, Valeria (Bobulova) aiutata in loco da Kira (Shulha), che non vive bene la futura maternità.
Bloccati in pieno inverno armeno, nel loro albergo ‘base’, l’Hotel Gagarin, anche a causa di un’improvvisa guerra, i ‘cinematografari’ attirano l’attenzione degli abitanti del villaggio vicino, che gli chiedono di dare forma con il cinema, ai loro sogni: dall’andare nello spazio, a diventare Humphrey Bogart, dal vincere un Oscar a sfidarsi come i cowboy di Per un pugno di dollari. Desideri che Speranza (nomen omen) e compagni iniziano a realizzare. ”Nicola vive le cose importanti della sua vita, l’insegnamento e la passione per il cinema come una missione, un approccio alla vita molto alto e raro – dice Battiston, reduce dal premio a Cannes di Troppa Grazia di Zanasi -.I protagonisti ritrovano se stessi realizzando i sogni degli altri”. L’Hotel Gagarin “e’ un posto dell’animo dove ognuno a proprio modo riesce a capire cosa è importante nella propria vita e cosa non lo è” dice Silvia D’Amico. Tutti i personaggi, aggiunge Amendola “sono cercatori di felicità. A volte per trovarsi bisogna allontanarsi da se stessi, essere curiosi e guardarsi intorno. Il mio personaggio è un uomo stanco, deluso, profondamente romano, che in Armenia trova persino l’amore”.
Per Barbara Bobulova c’è stato anche il piacere “di interpretare una ‘cattiva’, non mi capita spesso – spiega -.
Anche se pian piano di Valeria si scoprono le fragilità e le ferite”. Mentre Argentero (che a fine 2018 vedremo anche nella commedia corale Cosa fai a Capodanno? di Filippo Bologna) ha amato di Sergio il fatto che “fosse profondamente diverso da me.
Non sono pigro, ne’ indolente, non galleggio nella vita ma sono attivo, propositivo, il futuro me lo creo, conquisto e combatto.
Sergio è come il fratello gemello ‘sfigato’ che non ho mai avuto. Più la sfida in commedia è grande, più mi attira”.
Un’altra bella sfida sono state le riprese in Armenia in pieno inverno a -20 gradi: “Non è stato facile, ma abbiamo fatto dei bellissimi incontri, con la popolazione e gli attori armeni, straordinari. Poi un membro della troupe si è anche innamorato di una ragazza del posto e ora stanno aspettando un bambino… – conclude Spada – più sogni realizzati di così!”