L’Iran smentisce le accuse sul trasferimento di armi russe in Armenia (l’Antidiplomatico 08.09.20)
La Repubblica Islamica dell’Iran smentisce di aver partecipato al passaggio di armi dalla Russia all’Armenia e bolla le indiscrezioni di stampa come tentativi di incrinare i rapporti che intercorrono tra Teheran e Baku.
L’ambasciata iraniana nella Repubblica dell’Azerbaigian ha respinto le notizie apparse su alcuni media riguardo il trasferimento di equipaggiamento militare russo in Armenia attraverso la Repubblica Islamica per mezzo del valico di confine iraniano di Norduz.
In una dichiarazione diffusa dalla rappresentanza diplomatica iraniana a Baku si afferma che circolazione di tali notizie è un atto di sabotaggio da parte di coloro che si oppongono a strette relazioni tra Iran e Azerbaigian allo scopo di minare la cooperazione e l’amicizia in via di sviluppo tra i due paesi.
L’Azerbaigian e l’Armenia sono stati per decenni bloccati in un conflitto ribollente sul Karabakh, un territorio azero conquistato dai separatisti armeni in una sanguinosa guerra negli anni ’90, scrive PressTV.
Circa 30.000 persone sono rimaste uccise nel conflitto, che si è concluso con una fragile tregua nel 1994. Le due parti sono ancora tecnicamente in guerra e devono ancora raggiungere un accordo di pace definitivo sulla questione.
Recentemente tra i due paesi è tornata ad alzarsi la tensione. Alcuni scontri a fuoco si sono verificati nelle zone di confine del Tovuz. Reciproci sono stati gli scambi di accuse tra i paesi su chi avesse riacceso un conflitto mai risolto.
L’Iran, paese vicino alle due ex repubbliche sovietiche, ha ribadito in numerose occasioni la sua posizione sull’importanza di trovare una soluzione pacifica alla controversia nella regione del Karabakh.
Nel marzo 2019, l’allora portavoce del ministero degli Esteri iraniano ha affermato chiaramente che la Repubblica Islamica dell’Iran “ritiene che la questione… debba essere risolta in conformità con i principi internazionali e attraverso il dialogo”.