L’Huffington post – L’Armenia nello sguardo di Antonella Monzoni (06 mag 2015)
Nel suo capolavoro intitolato Viaggio in Armenia (Adelphi Edizioni, 1988) lo scrittore russo-polacco Osip Mandel’štam scrive:
“Gli uomini dalle grandi bocche e dagli occhi trapanati direttamente nel cranio: gli armeni”. Ed ancora: “Dovunque guardi, agli occhi manca il sale. Cogli le forme, i colori, sempre lo stesso pane sciapo: Così è l’Armenia”.
Si tratta ovviamente di una dilatazione poetica, della trasformazione in parole di un sentimento percettivo di grande profondità, così come estremamente sentite sono le sequenze che Atom Egoyan ha dedicato nel suo film Ararat al pittore armeno Arshile Gorky. Esempi di attenzione creativa verso un popolo, la sua storia e una terra che non molti saprebbero identificare in una carta geografica: tutti elementi che ricorrono raramente negli organi di informazione, nei mass media, finanche nelle riviste specializzate sulla geopolitica. Continua