L’Armenia offre sostegno alla Slovenia per superare le conseguenze delle inondazioni (Notiziedaest 29.08.23)

L’Armenia offre sostegno alla Slovenia per superare le conseguenze delle inondazioni. L’incontro si è svolto a margine del Forum strategico di Bled in Slovenia.

L’Armenia offre sostegno alla Slovenia per superare le conseguenze delle inondazioni. Il 28 agosto il Ministro degli Affari Esteri dell’Armenia Ararat Mirzoyan ha avuto un incontro con Tanja Fajon, Vicepresidente e Ministro degli Affari Esteri della Slovenia. L’incontro si è svolto a margine del Forum strategico di Bled in Slovenia. Durante l’incontro gli interlocutori hanno toccato i temi della cooperazione bilaterale tra Armenia e Slovenia, i programmi in corso, esprimendo la volontà di adottare misure per attivare il dialogo politico bilaterale.

 

Riferendosi ai danni causati in Slovenia dalle inondazioni – la peggiore catastrofe naturale dall’indipendenza del paese, il ministro Mirzoyan ha espresso la solidarietà dell’Armenia al popolo sloveno e si è detto pronto a fornire sostegno per superare le conseguenze della catastrofe naturale. Ha sottolineato l’importanza di una risposta adeguata e di misure adeguate per affrontare le catastrofi naturali e provocate dall’uomo. Si è inoltre proceduto ad uno scambio di opinioni sul partenariato Armenia-UE e sulla cooperazione nell’ambito delle organizzazioni internazionali.

All’ordine del giorno dell’incontro dei ministri degli Esteri di Armenia e Slovenia figuravano anche le questioni legate alla sicurezza regionale. Ararat Mirzoyan ha informato il suo omologo sull’aggravarsi della crisi umanitaria nel Nagorno-Karabakh derivante dal blocco illegale del corridoio Lachin da parte dell’Azerbaigian e ha sottolineato che la politica dell’Azerbaigian di tenere 120.000 persone sotto assedio, mirata alla pulizia etnica degli armeni del Nagorno-Karabakh, non dovrebbe essere tollerato nel 21° secolo.

 

Il ministro Mirzoyan ha sottolineato l’imperativo di attuare gli ordini giuridicamente vincolanti della Corte internazionale di giustizia delle Nazioni Unite del 22 febbraio e del 6 luglio 2023, revocare immediatamente il blocco del corridoio Lachin e prevenire l’imminente catastrofe umanitaria nel Nagorno-Karabakh. È stata sottolineata l’importanza di appelli e iniziative mirate da parte dei partner internazionali, tra cui l’UE e i suoi Stati membri.

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