La Russia rafforza le proprie relazioni con l’Armenia in ottica strategica (Notizie Geopolitiche 11.03.16)
Si è svolto a Mosca l’incontro tra il presidente armeno Serzh Sargsyan e quello russo Vladimir Putin, ulteriore prova dei forti legami e relazioni tra i due paesi in chiave strategica ed economica.
Le due parti hanno preso in esame la cooperazione in diversi settori e analizzato le prospettive di sviluppo del processo di integrazione della regione euroasiatica scambiando opinioni e considerazioni sui problemi e le sfide a livello regionale ed internazionale. In merito all’Armenia i due presidenti hanno valutato anche l’attuale situazione del conflitto del Nagorno-Karabakh e del suo processo di negoziazione presentando opportunità per migliorarlo ed effettuare un passo in avanti.
Putin ha evidenziato come non ci sia bisogno di caratterizzare le relazioni interstatali e bilaterali tra Russia ed Armenia perché la partnership esistente è di tipo strategica. Il leader del Cremlino ha messo in risalto il fatto che le relazioni tra le due parti si siano sviluppate con successo, ma ha anche sottolineato come esistono dei problemi ancora non risolti: in primis, secondo Putin, l’attenzione deve essere direzionata alla cooperazione economica che deve registrare un miglioramento ed ulteriori passi in avanti anche se i risultati raggiunti fino ad ora possono essere considerati soddisfacenti e potranno portare ad un ulteriore sviluppo.
Il leader russo ha poi auspicato un ulteriore confronto e dialogo con l’Armenia, paese che attualmente svolge il ruolo di presidenza dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettivo (CSTO), per quel che riguarda la sicurezza, la lotta al terrorismo ed alla criminalità organizzata ed il controllo delle frontiere.
Sargsyan, ringraziando la controparte russa e approvando lo sviluppo delle relazioni, ha dichiarato che Yerevan e Mosca hanno una comprensione mutua nei settori politico, economico, tecnico-militare ed umanitario.
Parlando del ruolo di presidenza della CSTO, il leader armeno ha affermato che una grande attenzione verrà posta sull’implementazione delle decisioni che sono state prese nelle precedenti sessioni di settembre e dicembre. Sargsyan ha dichiarato che esiste una preoccupazione per quello che sta succedendo nelle zone limitrofe l’area di interesse della CSTO e che l’Armenia, come già fatto in precedenza a dicembre, conferma il suo fermo supporto alla posizione della Russia per quanto riguarda la Siria ed accoglie con favore gli accordi siglati tra il Cremlino e la Casa Bianca per la cessazione delle ostilità.
“Vladimir Putin, – ha aggiunto Sargsyan – io voglio personalmente ringraziarti per gli sforzi fatti dalla Russia sul conflitto del Nagorno-Karabakh. Noi rimaniamo impegnati nella soluzione pacifica del conflitto”.
Dmitry Peskov, addetto stampa del presidente russo, ha commentato oggi l’attuale situazione del conflitto del Nagorno-Karabakh affermando che il processo di pace dipende da entrambe le parti in causa e non dai mediatori internazionali. Considerata l’importanza della volontà delle parti per raggiungere la pace, ha aggiunto Peskov, la Russia essendo un partecipante responsabile ai formati internazionali già esistenti continua a lavorare per la risoluzione del conflitto perseguendo una direzione consistente.
Nella stessa giornata il ministro degli Esteri armeno Edward Nalbandian, membro della delegazione in visita ufficiale a Mosca con il presidente Sargsyan, ha incontrato la controparte russa Sergey Lavrov ed ha firmato il programma per il periodo 2016 – 2017 tra i due ministeri che prevede 30 consultazioni su tematiche internazionali e regionali.