La Roma cerca il vero Mkhitaryan: l’armeno non segna dal 31 gennaio (CDS 27.04.21)
«Fino a quando abbiamo avuto tutti i calciatori a disposizione siamo stati tra le prime quattro in campionato, poi è diventato tutto più difficile». Paulo Fonseca ripete spesso – e ultimamente con maggiore frequenza – che la stagione della Roma è stata complicata dagli infortuni. Tra le varie assenze, quella che ha pesato più di tutte è stata sicuramente quella di Henrikh Mkhitaryan. L’armeno è stato il grande trascinatore romanista della prima parte della stagione e finora il suo score parla di 11 gol, 9 assist e 2 rigori procurati tra campionato e coppe. L’ex Arsenal però si è «inceppato» troppo presto e da quel momento il rendimento della Roma è calato in maniera vertiginosa.
Una lesione al polpaccio (in Roma-Shakhtar Donetsk 3-0 dell’11 marzo) lo ha tenuto fuori per circa un mese tra marzo ed aprile, ma le sue tracce si sono perse prima: l’ultimo assist è datato 10 gennaio (per Pellegrini nel 2-2 all’Olimpico contro l’Inter); l’ultimo gol lo ha realizzato il 31 gennaio contro il Verona e l’ultimo rigore procurato il 14 febbraio contro l’Udinese. Dopo l’infortunio è rientrato nella gara di ritorno contro l’Ajax in Europa League, ma il suo rendimento finora non è stato lo stesso: con gli olandesi in coppa, e in campionato contro Bologna, Torino, Atalanta e Cagliari ha accumulato minuti ma non ha inciso realmente. Fonseca ha deciso di lasciarlo a riposo per un’ora a Cagliari per averlo al meglio contro la sua ex squadra.
L’esperienza allo United non è stata il punto più alto della sua carriera: dopo tre anni ottimi al Borussia Dortmund e prima di passare all’Arsenal, a Old Trafford è rimasto 18 mesi, collezionando 63 presenze e 13 gol, compreso quello, importantissimo, contro l’Ajax nella finale di Europa League vinta con i Red Devils nel 2017. Allo United, da ex, ha già segnato con l’Arsenal. Mkhitaryan, insomma, sa già come si fa, ma per ripetersi c’è bisogno della sua versione migliore e non quella vista nelle ultime settimane