La memoria genera futuro (Bariseranews 27.2.25)
/in Rassegna Stampa /da adminwpRicordare è un lavoro prezioso ed è per questo motivo che gli alunni delle classi terze dell’Istituto Comprensivo “San Giovanni Bosco – A. Manzoni” di Toritto hanno realizzato un percorso espositivo dal titolo “La memoria genera futuro”. La Mostra si e’aperta il 20 febbraio con le parole dell’omelia di Papa Francesco, tenutasi il 13 Settembre del 2014 nel sacrario militare di Redipuglia, in occasione del centenario della Prima Guerra Mondiale. Parole che mettono in luce le responsabilità, gli interessi occulti alla base delle guerre e l’aridità umana di chi specula sulla sofferenza altrui. Il mondo da sempre è martoriato da guerre che sono sorte e continuano a sorgere per varie ragioni. Tra le vittime della guerra vi è la stessa Pace. Affinché la pace prosperi, è necessario che tutti ricordino. Gli alunni delle classi terze hanno difeso la pace ricordando alcuni episodi della storia umana che hanno avuto pochi difensori di Pace. Foto, documenti e poesie hanno aiutato gli alunni a raccontare la Shoah, il conflitto Israeliano – Palestinese, la guerra in Ucraina e il genocidio Armeno.
Gli alunni della classe 3M hanno raccontato la storia della popolazione armena. All’interno dell’aula erano esposte alcune delle poche foto che possediamo del genocidio armeno. Esse furono scattate da Armin Wegner, un ufficiale medico tedesco che si trovava in Turchia. Colpito da tante inaudite sofferenze, di cui era stato testimone, dedicò la sua esistenza a raccontare la tragedia del popolo armeno. Il genocidio degli Armeni è stato uno dei genocidi più atroci della storia, ma anche il meno ricordato e celebrato. Tutto ebbe inizio per mano dei Giovani Turchi che decisero, alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, di sopprimere tutti gli Armeni residenti in Turchia. Il desiderio di mettere fine a questo popolo era presente già da molto tempo, ma l’occasione perfetta si presentò alla vigilia della prima guerra mondiale, quando tutti i paesi erano troppo impegnati nel conflitto per poter notare le atroci violenze subite dagli Armeni. Questo genocidio, per quanto atroce, non è stato ancora riconosciuto da alcuni paesi tra cui la Turchia, che continua a rinnegarlo facendo passare le violenze e i massacri per azioni dovute alla sicurezza nazionale. Nel 1933 Armin Wegner, quando vide i primi comportamenti antiebraici del regime nazista, si rese conto della tragedia che stava per abbattersi anche in Germania ed ebbe il coraggio di scrivere a Hitler per protestare contro la sua politica verso gli Ebrei. Per questo gesto Wegner venne arrestato e torturato e Hitler si convinse sempre più che il grido di dolore degli Ebrei non sarebbe stato ascoltato dal mondo, come già era accaduto per gli Armeni. L’allestimento del percorso espositivo e’ stato un’esperienza dall’importante valore educativo che si e’ condiviso con tutti gli spettatori. La serata inaugurale della mostra si e’ conclusa con le esibizioni del coro e dell’orchestra dell’Istituto.
Sibilla Mariaelena – 3M, Istituto Comprensivo “San Giovanni Bosco – A. Manzoni”, Toritto