La memoria del genocidio armeno all’isola di San Lazzaro – Venezia (25.04.16)
CONGREGAZIONE ARMENA MECHITARISTA
Comunicato stampa
Venezia, 25 aprile 2016
Il giorno 24 aprile è il giorno in cui si commemorano i martiri del genocidio armeno del 1915. Fu il 24 aprile del 1915, infatti, che fu avviato, con il massacro degli intellettuali armeni di Costantinopoli, quel piano sistematico di sterminio della popolazione armena dell’Impero ottomano messo in atto dai Giovani Turchi e che avrebbe portato alla morte un milione e mezzo di cristiani armeni.
A 101 anni dal genocidio, la Congregazione Armena Mechitarista di San Lazzaro di Venezia ha onorato il ricordo dei martiri attraverso una messa solenne presieduta dall’Abate generale della Congregazione, Padre Elia Kilaghbian. Al termine della celebrazione è stato presentato un grande tappeto armeno donato, per l’occasione, da Raffi Megerian e che è ha trovato posto nel coro della chiesa del monastero.
Nel chiostro dell’abbazia è stata inaugurata dall’Abate e dall’ambasciatore l’importante mostra “Oltre la passione di un popolo. Percorsi nella memoria del Genocidio Armeno” ideata e allestita sotto la supervisione di Padre Vahan Ohanian e sotto il patrocinio dell’Ambasciata armena presso la Santa Sede ed il Sovrano Militare Ordine di Malta. La mostra ripercorre, attraverso fotografie, testi e musiche, il dramma del genocidio, ma anche la vita quotidiana degli armeni all’inizio del Ventesimo secolo e i luoghi della memoria. Tra questi, vi è anche la fotografia della chiesa di Deir Zor nel deserto della Siria recentemente distrutta.
L’Abate generale della Congregazione ha ricordato, nel suo discorso, l’importanza della memoria e della testimonianza degli armeni uccisi nel 1915 e che sono legati, attraverso il sangue e la fede, ai loro discendenti oggi in Armenia o sparsi nella diaspora.
L’ambasciatore armeno presso la Santa Sede Mikayel Minasyan è intervenuto con un discorso in lingua italiana, ribadendo l’importanza del 12 aprile 2015, quando Papa Francesco proclamò San Gregorio di Narek “Dottore della Chiesa” e celebrò il ricordo delle vittime del genocidio in Vaticano, assieme al Patriarca di tutti gli armeni, al Patriarca armeno di Cilicia ed al Patriarca armeno cattolico. Minasyan ha chiarito come il genocidio armeno, di oltre un secolo fa, sia in realtà profondamente legato a quanto sta succedendo oggi in Medio Oriente, dove la popolazione cristiana è al centro di terribili persecuzioni.
Padre Vahan Ohanian ha chiarito la genesi della mostra fotografica, un lavoro che lo ha impegnato, insieme a diversi collaboratori, per molti mesi e che sarà riproposto anche in altre città italiane per mantenere viva quella testimonianza di amore e fede che i martiri armeni hanno lasciato al mondo e perché la conoscenza di quella storia continui ad essere un monito contro la barbarie.