La Germania media per la pace tra Azerbaigian e Armenia (Euronews e Askanews 28.02.24)
Baerbock aveva effettuato una visita in Armenia e Azerbaigian a novembre del 2023. Al centro della mediazione i fragili equilibri dopo i conflitti per il controllo del Nagorno-Karabakh
La Germania sta mediando per far avanzare i negoziati di pace tra Armenia e Azerbaigian mercoledì.
A Berlino la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ha ospitato i suoi omologhi, Ararat Mirzoyan dell’Armenia e Jeyhun Bayramov dell’Azerbaigian, in una villa governativa per quella che è stata annunciata come una due giorni di colloqui.
Il confronto fa seguito all’incontro del 17 febbraio tra il Cancelliere tedesco, OIaf Scholz, il primo ministro armeno Nikol Pashinyan e il presidente azero Ilham Aliyev, a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Scholz ha sottolineato la volontà della Germania di contribuire alla conclusione dei colloqui di pace.
Dal canto suo, Baerbock, aveva effettuato una visita nei due Paesi del Caucaso a novembre del 2023. Come afferma il dicastero degli Esteri tedesco, la Germania si impegna affinché le “questioni aperte tra Armenia e Azerbaigian vengano risolte pacificamente e senza l’uso della forza”.
“Stiamo assistendo a passi coraggiosi da parte di entrambi i Paesi per lasciarsi il passato alle spalle e lavorare per una pace duratura per i loro popoli” ha dichiarato Baerbock.
Armenia e Azerbaigian,una lunga storia di dispute territoriali
L’ultimo scontro al confine ha causato la morte di almeno quattro soldati armeni a metà febbraio.
L’anno scorso l’Azerbaigian ha condotto una campagna militare lampo per reclamare la regione del Karabakh, che i separatisti armeni hanno governato per tre decenni.
Il territorio, notoa livello internazionale come Nagorno-Karabakh, e vaste aree circostanti sono passate sotto il pieno controllo delle forze di etnia armena al termine di una guerra separatista nel 1994.
L’Azerbaigian ha riconquistato parti del Karabakh in una guerra di sei settimane nel 2020, conclusasi con una tregua mediata dalla Russia.
Nel dicembre 2022, l’Azerbaigian ha iniziato a bloccare la strada che collega la regione all’Armenia, causando carenze di cibo e carburante. Nel settembre 2023 ha poi lanciato un blitz che ha sbaragliato le forze separatiste in un solo giorno, costringendole a deporre le armi. Più di 100.000 persone di etnia armena sono fuggite dalla regione, lasciandola quasi deserta.
L’Armenia e l’Azerbaigian si sono impegnati a lavorare per la firma di un trattato di pace, ma non sono stati compiuti progressi visibili e le tensioni continuano a montare.