La faccia come l’Azerbaigian (Il Fatto Quotidiano 07.09.24)

 

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Azerbaigian: Zampa (Pd), dopo lista nera parole Meloni beffa =
(AGI) – Roma, 6 set. – “Suonano davvero come una beffa le parole
della presidente Meloni che nel suo messaggio al G7 di Verona
sottolinea il ruolo dei parlamenti dei paesi che ne fanno parte
e dei paesi europei in ‘difesa della liberta’ e della
democrazia’ e non pronuncia una parola, lei o i presidenti delle
due Camere che sono espressione della sua maggioranza politica,
per condannare l’assurda e inaccettabile decisione
dell’Azerbaigian di pubblicare una black list di 76 parlamentari
del Consiglio d’Europa, di cui 5 italiani. Ed e’ ancora piu’
grottesco che mentre a Verona si esalta il ruolo fondamentale
dei pa…

 

VENERDÌ 06 SETTEMBRE 2024 12.02.31
FASSINO

Italia-Azerbaigian, Fassino (Pd): più che il diritto poté il petrolio

Italia-Azerbaigian, Fassino (Pd): più che il diritto poté il petrolio Italia-Azerbaigian, Fassino (Pd): più che il diritto poté il petrolio “Da Meloni e Tajani silenzio su ‘indesiderabilità’ parlamentari CdE” Roma, 6 set. (askanews) – “Intervenendo al Forum di Cernobbio il Presidente dell’Azerbaigian Aliev ha dichiarato ‘siamo per l’Italia il primo fornitore di petrolio e il secondo di gas’ aggiungendo che sette paesi dell’Unione dipendono dalle pipeline energetiche che attraversano l’Azerbaigian e per questo ‘l’Ue considera l’Azerbaigian un partner affidabile’. Parole inequivoche che spiegano perche né la Presidente del Consiglio né il Ministro degli Esteri ricevendo ieri in pompa magna il Presidente Aliev non abbiano ritenuto di chiedere la revoca della inaccettabile e ritorsiva decisione delle autorità azere di dichiarare ‘indesiderabili’ 76 parlamentari del Consiglio d’Europa, tra cui 5 italiani, che esercitando le loro prerogative parlamentari non hanno ratificato le credenziali della delegazione azera, stante le reiterate violazioni da parte del regime di Baku dei diritti umani e dei principi democratici costitutivi del Consiglio d’Europa”. Lo dichiara in una nota Piero Fassino, uno dei 5 parlamentari italiani colpiti dall’atto ritorsivo deciso dalle autorità dell’Azerbajgian. “Insomma parafrasando Dante (‘piu che il dolor poté il digiuno’) – conclude l’esponente del Pd – si può ben dire ‘più che il diritto poté il petrolio’. Una manifestazione penosa di subalternità e opportunismo che certo non fa onore al nostro Paese”. Sam 20240906T120218Z