LA DERIVA TURCA (raccolta – 6.06.15)
A poche ore dal voto crescono le preoccupazioni per la deriva autoritaria nella quale sta progressivamente scivolando la Turchia. Le ultime esternazioni del “sultano” Erdogan contro cronisti, armeni e gay si aggiungono alla richiesta di condanna all’ergastolo (sic!) per il direttore di un giornale di opposizione che aveva documentato la complicità dei servizi segreti turchi nell’appoggio logistico all’Isis in Siria.
Gli armeni, ancora una volta, sono oggetto degli strali del presidente turco e ancora una volta sono indicati come un pericoloso nemico da combattere.
Forse è arrivato il momento che l’Europa, Italia in testa, si svegli: a furia di tutelare i propri interessi economici e politici, così impegnati a non disturbare la suscettibilità turca, troppi politici stanno rinforzando un pericoloso sistema autoritario; alle porte del nostro continente.
- Turchia, Erdogan fa guerra alla stampa: “Ergastolo per il direttore di Cumhuriyet”
- Turchia, chiesto ergastolo per il direttore di un giornale
- Erdogan all’ultimo ostacolo prima della dittatura islamica
- Turchia: Erdogan sfida stampa ostile. Al Nyt, “non mi fai paura”
- Turchia al voto, partito curdo: “Soli contro il sistema ma non chiamateci Podemos”
- Il voto in Turchia: in ballo le riforme costituzionali di Erdogan
- I legami di Erdogan coi jihadisti per far cadere Assad
- Turchia, sale la tensione per le elezioni. Erdogan: «La bandiera islamica sventoli su Gerusalemme»
- Un bivio storico per la Turchia
- Elezioni in Turchia: solo i curdi tra Erdogan e il potere assoluto
- Il risveglio degli armeni di Turchia
- Erdogan contro cronisti, armeni e gay