La delegazione guidata dal Ministro della Cultura italiano visita il Memoriale del Genocidio Armeno (Armenpress 22.02.23)
YEREVAN, 22 FEBBRAIO, ARMENPRESS. Il 22 febbraio la delegazione guidata dal Ministro della Cultura italiano, Gennaro Sangiuliano, ha visitato il Memoriale del Genocidio Armeno accompagnata dal Vice Ministro dell’Istruzione, della Scienza, della Cultura e dello Sport della Repubblica d’Armenia Alfred Kocharyan, il Capo del Dipartimento di Relazioni Estere e Diaspora Arkadi Papoyan, l’Ambasciatore della Repubblica d’Armenia in Italia Tsovinar Hambardzumyan e l’Ambasciatore d’Italia in Armenia Alfonso di Riso.
Come ARMENPRESS è stato informato dall’Istituto-Museo del Genocidio Armeno, Harutyun Marutyan, direttore dell’AGMI, ha dato il benvenuto agli ospiti e ha presentato la storia della creazione del complesso commemorativo. Ha anche fatto riferimento ai tre khachkar (pietre incrociate) collocati nella zona di Tsitsernakaberd in memoria degli armeni vittime dei massacri organizzati dal governo azero nelle città di Sumgait, Kirovabad (Gandzak), Baku alla fine del secolo scorso, e le storie dei cinque combattenti per la libertà sepolti nell’area del complesso commemorativo durante la guerra dell’Artsakh, sottolineando il legame tra quanto accaduto e il genocidio armeno.
Gennaro Sangiuliano ha deposto una corona di fiori al memoriale delle vittime del Genocidio degli Armeni, poi gli invitati hanno deposto dei fiori vicino al fuoco eterno e hanno osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime innocenti del Genocidio degli Armeni.
Gli ospiti hanno anche visitato l’Istituto Museo del Genocidio Armeno, dove hanno conosciuto le mostre permanenti e temporanee accompagnati dalla guida turistica senior dell’AGMI, Angel Tevekelyan.
Al termine della visita, Shushan Khachatryan, ricercatore senior presso l’Istituto Museo del Genocidio Armeno, ha presentato agli ospiti dall’Italia i documenti esclusivi su padre Salvatore Lilli (1853-1895), in cui Salvatore Lilli, in qualità di testimone oculare, descrive anche le repressioni dell’Impero ottomano contro la popolazione armena.
Fonte Armenpress