La COVID-19 spinge le famiglie armene verso la povertà (Globalvoices 06.10.21)
Prima che la COVID-19 colpisse l’Armenia, Avetisyan afferma che un flusso continuo di lavori nel campo dell’edilizia e saltuari mantenevano la sua famiglia sfamata e con una casa.
“Avevo molto [lavoro] prima del virus, ma una volta che il virus si è diffuso, ho smesso di ricevere chiamate per lavorare,” dice. “Avevo un guadagno [mensile] di circa 150,000 dram armeni (poco più di 300 dollari statunitensi), che la mia famiglia ha perso.”
Sebbene Avetisyan guadagnasse meno dello stipendio medio in Armenia di 400 dollari statunitensi un mese prima che la Covid colpisse, l’improvvisa perdita di lavoro ha condizionato la vita dei suoi figli su tutti i livelli. Oggi, Avetisyan e sua moglie, Anna Davtyan, temono di perdere il loro appartamento perché non possono più permettersi l’affitto mensile di 35,000 dram armeni (75 dollari statunitensi).
La famiglia ha anche faticato a pagare la terapia medica e i trattamenti per Felix. Felix, che frequenta la terza elementare, ha una paralisi cerebrale. Prima della pandemia, la famiglia riusciva a pagare i suoi trattamenti (un totale di 152,000 dram armeni al mese, circa 307 dollari), in parte grazie alla generosità degli enti benefici locali e dei filantropi.