L’appello di Kim Kardashian a Joe Biden: “Ferma un altro genocidio armeno” (Tuttonitizie 10.09.23)
Kim Kardashian ha lanciato un appello al presidente Joe Biden affinché gli Stati Uniti d’America evitino un altro genocidio degli armeni da parte dell’Azerbaigian.
Lo sterminio di 1,5 milioni di armeni da parte dell’Impero Ottomano tra il 1915 e il 1919 è indicato come il primo genocidio del XX secolo. Ad esso è seguito il più noto e imponente Olocausto: il genocidio degli ebrei perpetrato dalla Germania nazista e dai suoi alleati tra il 1933 e il 1945 che costò la vita a circa 15 milioni di persone.
Durante la Prima guerra mondiale, le autorità turche dell’Impero Ottomano deportarono ed eliminarono fisicamente centinaia di migliaia di armeni. Le tensioni tra i nazionalisti turchi di religione musulmana e i cattolici armeni scoppiarono quando questi ultimi disertarono dall’esercito ottomano per giurare fedeltà all’impero russo. Seguirono arresti, fucilazioni e deportazioni dell’élite armena di Costantinopoli verso l’Anatolia, la parte orientale dell’attuale Turchia. Durante le marce della morte, che coinvolsero circa 1.200.000 armeni, molti morirono di fame, stenti e malattie.
Nonostante la portata della tragedia, ancora oggi, solo 29 paesi in tutto il mondo, tra cui l’Italia dal 2019, riconoscono il genocidio armeno. Ovviamente, il principale paese negazionista del genocidio armeno è la Turchia. Secondo la posizione ufficiale del governo turco, le morti degli armeni tra il 1915 e il 1919 non sono state deliberate, bensì casuali e dovute alla minaccia che l’etnia armena rappresentava per la sicurezza nazionale dell’allora Impero Ottomano. L’Armenia, il 24 aprile di ogni anno, ricorda il genocidio dei suoi concittadini da parte delle autorità ottomane. A Erevan, la capitale del paese, nella piazza principale è presente un museo dedicato proprio al genocidio del popolo armeno.
Il nuovo genocidio del popolo armeno
Oggi, la minaccia principale per l’Armenia non è più rappresentata dalla Turchia, ma da un altro paese turcofono con il quale il paese confina. L’Azerbaigian. Tra i due paesi è scoppiata una sanguinosa guerra dopo la caduta dell’Unione Sovietica, di cui entrambi facevano parte. La disputa è nata per la regione del Nagorno-Karabakh, di etnia armena ma facente parte del territorio azero. Dopo la caduta dell’URSS, gli armeni del Nagorno-Karabakh si sono autoproclamati indipendenti, manifestando la volontà di non sottostare al governo azero.
La situazione è rimasta praticamente immutata fino al 2020, quando l’Azerbaigian, supportato dalla Turchia e da Israele, ha vinto una guerra che gli ha permesso di riconquistare buona parte della regione montuosa. Oggi, gli armeni del Nagorno-Karabakh sono di fatto isolati dal resto del mondo a causa dell’Azerbaigian che ha bloccato l’unica strada che collega la regione all’Armenia. Di conseguenza, i carichi umanitari e di rifornimento non possono passare. A metà agosto, una donna armena del Nagorgno-Karabakh è morta di malnutrizione a causa dell’assenza dei beni di prima necessità.
L’appello di Kim Kardashian a Joe Biden
Per questo motivo, Kim Kardashian, modella americana di origini armene, ha voluto richiamare l’attenzione del presidente Joe Biden alla questione del genocidio del popolo armeno. In un post su X (Twitter), la modella ha chiesto a Joe Biden di intervenire “per fermare un altro genocidio armeno“. “E’ arrivato il momento per l’America (e per il mondo) di intraprendere azioni per proteggere gli armeni dagli azeri“, ha tuonato Kim Kardashian.
Kim Kardashian a Biden, ‘fermare il prossimo genocidio armeno’ (Ansa 09.09.23)
Kim Kardashian lancia un appello al presidente Joe Biden, al quale chiede di fermare il prossimo genocidio armeno.
In un commento su Rolling Stone, la star e il produttore Eric Esrailian si rivolgono a Biden: “Noi siamo armeni.
Siamo discendenti di sopravvissuti al genocidio armeno e non vogliamo parlare di un altro genocidio in futuro”.
Kardashian e Esrailian parlano del governo dell’Azerbaijan che usa la “fame come arma contro la popolazione dell’Armenia”, che “blocca le associazioni che tutelano i diritti umani e usa una retorica che è segno di un intento genocida”. Secondo Kardashian e Esrailian sarebbe necessaria un’azione subito da parte di Biden.
Non è la prima volta che Kardashian fa appello alla Casa Bianca per l’Armenia. Nel 2015 si era rivolta a Barack Obama chiedendogli di usare la parola “genocidio” per descrivere il massacro degli 1,5 milioni di armeni nel 1915. Nel 2020 aveva chiesto a Donald Trump di fare di più per il paese.