Khash: il piatto tipico armeno cura hangover (Agrodolce.it 18.11.21)

Ogni tradizione ha il suo piatto tipico delle feste, o che, per qualche motivo – di solito per particolari proprietà di diversa natura – aiuta a rigenerare il corpo dopo un hangover. Diciamoci la verità: quando hai 20, 25 anni niente è meglio di un hamburger, pre e post party, che può trasformarsi in kebab, o nei sofficini, o in qualsiasi forma di schifezza commestibile che porti il giusto numero di grassi e di energia. Dopo, la faccenda inizia a farsi più complessa, e digerire un panino del paninaro non è più cosa facile. Insomma, tutta questo per raccontarvi di quello che in Armenia è considerato per eccellenza il piatto della festa, alla stregua delle nostre pizzette, ma anche il perfetto piatto che cura l’hangover: il khash.

Cos’è il khash?

Nello specifico, il khash è un piatto invernale tipico delle zone caucasiche, in particolare di ArmeniaIran e Azerbaigian. Una zuppa ricca, corposa, in cui gli ingredienti principali sono varie parti della mucca o della pecora bollite, tra cui la testa, i piedi e la trippa. Per questo, è un piatto generalmente consumato dalla popolazione benestante, perché richiede molta carne di diverso tipo, oltre aceto, sale, aglio e succo di limone, ed è accompagnato di solito da sottacetipeperoncini piccanti, verdure fresche e formaggio.

Ma perché il khash è considerato il piatto delle feste?

Semplice, l’abbinamento perfetto è con la vodka: tradizione vuole che gli ospiti debbano portare una bottiglia a casa di chi prepara il khash per poterla accompagnare alla zuppa. Per questo, generalmente il khash viene preparato per i giorni festivi, o per il fine settimana e le occasioni più speciali, specialmente in inverno – vi sfidiamo a mangiarlo in estate, del resto.

La storia del khash

In realtà, nelle zone del Caucaso e in particolare in Armenia, il khash ha una tradizione antica, che lo vede menzionato nei testi del XII secolo come pietanza tipica dei matrimoni; mentre l’abbinamento festaiolo con la vodka sembra avere radici più recenti, da quando l’Armenia era sotto l’Unione Sovietica. Se per caso quindi doveste trovarvi in Armenia, vi consigliamo di assaggiarne un piatto, che ha un costo di circa 3/4 euro, ma un sapore assolutamente unico.