Inaugurato a Yerevan il Centro regionale per la conservazione del patrimonio culturale (Rassegna 01.08.118)

Nasce dalla collaborazione tra l’Università di Bologna e il Ministero della Cultura della Repubblica di Armenia, con il fondamentale sostegno dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. L’inaugurazione è avvenuta in occasione della visita di Stato del Presidente Sergio Mattarella nella Repubblica di Armenia


Il Museo di Storia e la Galleria Nazionale di Yerevan, nella centralissima Piazza della Repubblica, dove hanno sede i locali destinati alle attività del Centro

È stato inagurato a Yerevan, in occasione della visita di Stato del Presidente Sergio Mattarella nella Repubblica di Armenia, il Centro regionale per la conservazione, la gestione e la valorizzazione del patrimonio culturale, frutto di una collaborazione tra l’Università di Bologna e il Ministero della Cultura della Repubblica di Armenia, con il fondamentale sostegno dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

I Presidenti Mattarella e Sarkissian scoprono la Targa del Centro regionale per la conservazione, la gestione e la valorizzazione del patrimonio culturale

Alla presenza dei due Capi di Stato, del Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano, della Ministra della Cultura armena e di una folta rappresentanza istituzionale e politica dei due Paesi, è stata svelata la targa posta all’ingresso dei locali destinati alle attività del Centro, situati nella prestigiosa e centralissima Piazza della Repubblica, nell’edificio che ospita il Museo di Storia e la Galleria Nazionale.

In rappresentanza dell’Università di Bologna erano presenti i professori Luigi Tomassini, coordinatore della missione, Mariangela Vandini, direttrice scientifica del progetto, e Anna Sirinian, docente di Cultura e lingua armena.

Il prof. Luigi Tomassini, dell’Università di Bologna, illustra le finalità del Centro ai Presidenti Mattarella e Sarkissian

L’apertura della sede del Centro, realizzata con il prezioso supporto dell’Ambasciata d’Italia in Armenia, è il primo passo per l’avvio di un progetto di capacity building affidato all’Università di Bologna che vedrà il coinvolgimento di circa quindici docenti dei dipartimenti di Beni Culturali (capofila del progetto), di Architettura e di Storia Culture e Civiltà, nonché del Centro di Studi Avanzati sul Turismo. L’Alma Mater metterà a disposizione le sue competenze ed esperienze nel settore dei beni culturali per valorizzare con strumenti e metodi all’avanguardia il patrimonio di straordinaria importanza e bellezza dell’Armenia.

Il Centro appena inaugurato sarà un luogo nel quale studiosi e operatori italiani e armeni collaboreranno per adattare esperienze e modelli italiani ed europei allo specifico contesto e alle specifiche caratteristiche del patrimonio culturale armeno. Con l’obiettivo di arrivare a coinvolgere anche altri paesi della regione – come Georgia, Iran, Siria, Libano – nella ricerca di metodi e procedure per la conservazione dei beni culturali.

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UniBo: in Armenia il Centro regionale per la conservazione del patrimonio culturale (9colonne.it 01.08.18)

È stato inaugurato ieri a Yerevan, in occasione della visita di Stato del Presidente Sergio Mattarella nella Repubblica di Armenia, il Centro regionale per la conservazione, la gestione e la valorizzazione del patrimonio culturale, frutto di una collaborazione tra l’Università di Bologna e il Ministero della Cultura della Repubblica di Armenia, con il fondamentale sostegno dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. Alla presenza dei due Capi di Stato, del Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano, della Ministra della Cultura armena e di una folta rappresentanza istituzionale e politica dei due Paesi, è stata svelata la targa posta all’ingresso dei locali destinati alle attività del Centro, situati nella prestigiosa e centralissima Piazza della Repubblica, nell’edificio che ospita il Museo di Storia e la Galleria Nazionale. In rappresentanza dell’Università di Bologna erano presenti i professori Luigi Tomassini, coordinatore della missione, Mariangela Vandini, direttrice scientifica del progetto, e Anna Sirinian, docente di Cultura e lingua armena.

COLLABORAZIONE ITALIA-ARMENIA L’apertura del Centro è il primo passo per l’avvio di un progetto di capacity building affidato all’Università di Bologna che vedrà il coinvolgimento di circa quindici docenti dei dipartimenti di Beni Culturali (capofila del progetto), di Architettura e di Storia Culture e Civiltà, nonché del Centro di Studi Avanzati sul Turismo. L’Alma Mater metterà a disposizione le sue competenze ed esperienze nel settore dei beni culturali per valorizzare con strumenti e metodi all’avanguardia il patrimonio di straordinaria importanza e bellezza dell’Armenia. Il Centro appena inaugurato sarà un luogo nel quale studiosi e operatori italiani e armeni collaboreranno per adattare esperienze e modelli italiani ed europei allo specifico contesto e alle specifiche caratteristiche del patrimonio culturale armeno. Con l’obiettivo di arrivare a coinvolgere anche altri paesi della regione – come Georgia, Iran, Siria, Libano – nella ricerca di metodi e procedure per la conservazione dei beni culturali. (Red – 1 ago)

(© 9Colonne – citare la fonte)


RICERCA SCIENTIFICA ITALIANA NEL MONDO – ITALIA/ARMENIA – FIRMATO PROTOCOLLO D’INTESA COOPERAZIONE SCIENTIFICA CNR / COMMISSIONE SCIENTIFICA MINISTE

Il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e la Commissione scientifica del Ministero dell’istruzione e della scienza della Repubblica dell’Armenia, riconoscendo l’attuale livello di cooperazione italo-armena nei settori della scienza e della tecnologia, nonché desiderando promuovere l’attuazione di programmi di cooperazione nelle aree di reciproco interesse, hanno firmato un Protocollo di Intesa.

L’obiettivo è quello di promuovere la cooperazione tra le comunità scientifiche di entrambi i Paesi, sviluppare e rafforzare la cooperazione tra scienziati e gruppi di ricerca, consentendo l’uso reciproco di attrezzature, incoraggiare lo scambio di dati e informazioni scientifiche, promuovere reciprocamente la ricerca di base e applicata e infine incoraggiare lo scambio di personale scientifico, dando la priorità ai giovani scienziati.

L’accordo è stato firmato per il Consiglio nazionale delle ricerche dal presidente Massimo Inguscio, per la Commissione scientifica del Ministero dell’istruzione e della scienza della Repubblica di Armenia da S. G. Haroutiunian.(01/08/2018-ITL/ITNET)RO ISTRUZIONE E SCIENZA REPUBBLICA ARMENA