Il violoncellista Hakhnazaryan al Verdi con l’Orchestra dellaToscana (Thedotcultura 20.09.23)
Il violoncellista armeno Narek Hakhnazaryan, descritto dal Washington Post come un “talento fenomenale”, debutta mercoledì 22 gennaio al Teatro Verdi di Firenze (ore 21.00) con l’Orchestra della Toscana diretta da Daniele Rustioni. Lanciato sulla scena internazionale dopo la vittoria al XIV Concorso Internazionale Tchaikovsky nel 2011, Narek Hakhnazaryan è stato protagonista di numerosi e importanti debutti tra i quali quello con l’Orchestra Sinfonica di Londra diretta da Valery Gergiev, alla Barbican Halle e con la Sinfonica di Chicago diretta da Ton Koopman, la Tonkünstler Orchestra diretta da Vladimir Fedoseyev, l’Orchestra Verdi di Milano diretta da Xian Zhang. Narek Hakhnazaryan è nato nel 1988 a Yerevan, in Armenia, da una famiglia di musicisti: suo padre è violinista e sua madre pianista. Ha ricevuto le prime lezioni di musica da Zareh Sarkisyan presso la Scuola “Sayat-Nova” di Yerevan e successivamente al Conservatorio di Mosca con Alexey Seleznyov. Ha poi ottenuto delle borse di studio dal Russian Performing Arts Fund “Rostropovich” e ha ricevuto numerosi riconoscimenti quali il primo premio al Concorso Internazionale “Aram Khachaturian” in Armenia nel 2006 e, nello stesso anno, al Concorso Internazionale Johansen per Giovani Musicisti. Nel concerto che sigla il suo debutto fiorentino, il brano che lo vede protagonista è il Concerto in la minore op. 129 di Robert Schumann, caposaldo romantico del repertorio violoncellistico. Alla guida dell’ORT Daniele Rustioni con un programma che declina il tema della notte sia in chiave ottocentesca: Martucci Notturno n.1 op.70 e poi novecentesca con Piccola musica notturna (1954) di Luigi Dallapiccola, e si conclude con la Sinfonia n.1 in do minore op.11 di un Mendelssohn adolescente, la prima che il compositore tedesco ritenne degna di dare alle stampe.
Narek Hakhnazarayan suona un violoncello David Tecchler del 1698, su concessione di Valentine Saarmaa, nipote del celebre liutaio Jacques Francais e utilizza un archetto realizzato da Benoit Rolland.
*concerto trasmesso in differita su Rete Toscana Classica