“Il tribunale delle Nazioni Unite ordina all’Azerbaigian di porre fine alla barriera del Nagorno-Karabakh” (Varie 22.02.23)
La Corte internazionale di giustizia, massima giurisdizione dell’ONU, ha ordinato mercoledì all’Azerbaigian di mettere fine al blocco del corridoio di Lachin, l’unico asse stradale che collega l’Armenia al Nagorno-Karabakh, regione azera ma abitata da una maggioranza armena. Baku “deve adottare tutte le misure necessarie per assicurare la circolazione di persone e merci nelle due direzioni”, ha affermato la giudice presidente Joan Donaghue nel corso di un’udienza all’Aia.
Da metà dicembre la strada è bloccata da azeri che si presentano come difensori dell’ambiente. La regione montagnosa di 120’000 abitanti manca così di rifornimenti di cibo, medicamenti e carburante.
La Corte ha invece respinto una richiesta azera perché imponesse a Erevan di non posare più mine terrestri nelle zone contese. La disputa fra i due Paesi per il Nagorno-Karabakh dura da oltre 30 anni. Un primo conflitto negli anni ’90 si era concluso con la vittoria armena e aveva provocato 30’000 morti. L’Azerbaigian ha avuto la sua rivincita nel 2020, in una nuova guerra con 6’500 vittime.
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