Il Sindaco consegna la cittadinanza onoraria ad Antonia Arslan: “ha trasformato una tragedia in un lampo di luce” (Triesteallnewws 11.06.21)
ANTONIA ARSLAN È CITTADINA DI FERRARA, IL SINDACO LE CONSEGNA LA CITTADINANZA ONORARIA: “HA TRASFORMATO UNA TRAGEDIA IN UN LAMPO DI LUCE”. IL GRAZIE DELLA SCRITTRICE: “ONORATA”. APPELLO A FAVORE DELL’ARTSAKH: “SITUAZIONE DIFFICILE”
Ferrara, 11 giugno 2021 – Antonia Arslan è cittadina onoraria di Ferrara. A consegnarle il riconoscimento è stato il sindaco Alan Fabbri, ieri sera nell’ambito della prima edizione del Festival della Fantasia, nel cortile del Castello Estense, alla presenza delle autorità e dei rappresentanti dei gruppi consiliari.
Sulla targa che il primo cittadino ha consegnato alla scrittrice è riportato: “La città di Ferrara, condividendo i valori della democrazia contro qualsiasi forma di odio e intolleranza, conferisce la cittadinanza onoraria ad Antonia Arslan, scrittrice e saggista italiana di origine armena, per aver custodito e dato voce alle ‘memorie oscure’, trasformando una tragedia umana in un lampo di luce, riappropriandosi e ridando forza all’identità culturale appartenuta a un popolo, gli armeni, rimasta per troppo tempo taciuta o negata”. Il sindaco Fabbri – introdotto dal direttore del Festival Davide Rondoni – ha ricordato che “tutto il consiglio comunale si è espresso a favore di questo riconoscimento, con un gesto di grandissimo valore”, ha poi ricordato che “il conferimento della cittadinanza onoraria era stato deciso nel contesto del Giorno del ricordo per il genocidio armeno, il 24 aprile, ed è stato poi ‘accelerato’ dall’intenso botta e risposta che ho avuto con l’ambasciatore turco Murat Salim Esenlì nel corso del quale ho ribadito il nostro no ad ogni negazionismo”. “Tanti popoli hanno fatto i conti con la propria storia. Forse il governo turco no”, ha detto Fabbri, sottolineando che la cittadinanza onoraria è “il nostro attestato di stima per una persona che, con i suoi scritti e la sua testimonianza, ha dato voce a una realtà che rischiava di essere dimenticata”. “Crediamo e vogliamo affermare la verità storica, frutto dell’impegno di studiosi attenti e obbiettivi e di testimoni autorevoli. Siamo onorati oggi che Antonia Arslan sia nostra concittadina”. “Ringrazio il sindaco Fabbri per aver concretizzato questo riconoscimento, che sento come un onore – ha detto la scrittrice -. Lo sento tale, in modo particolare, perché mi è stato attribuito all’unanimità. Aspetto, questo, molto importante. Come è stato importante quando il Parlamento italiano, per ben due volte, ha riconosciuto all’unanimità il genocidio armeno, superando le contrapposizioni ideologiche. Queste sono battaglie da combattere all’unanimità. Ringrazio Ferrara, città che mi è tanto cara, sia perché legata al ricordo di mio padre, che portava qui i suoi figli, sia perché anni fa ho avuto l’onore di tenere la prolusione, con il mio libro ‘La masseria delle allodole’, all’università. Giorgio Bassani citò inoltre mio nonno in un suo libro. Sono tanti gli aspetti che mi legano a Ferrara”. Arslan ha portato “il saluto dell’arcivescovo Anoushavan Tanielian, uno dei grandi arcivescovi armeni degli Stati Uniti, e della consorte del primo ministro della Repubblica dell’Artsakh, che è in grave pericolo in questo momento. La guerra di cui è stata vittima è finita con un cessate il fuoco, purtroppo le truppe azere ancora arrivano e i confini sono ancora porosi”. Arslan ha inoltre ringraziato il direttore del Teatro comunale Abbado, Moni Ovadia, per aver realizzato a Teatro la registrazione dedicata al giorno del ricordo armeno in occasione della ricorrenza del 24 aprile. “Questa registrazione continua ad essere vista e ascoltata in tutto il mondo, con enorme successo”. (Qui il discorso integrale della scrittrice: https://www.facebook.com/1466119764/videos/10226178808284442/)
Alla cerimonia ha fatto seguito la consegna dei “Premi fantasia”, andati a Domenico Pedroni, presidente della Fondazione Castello di Padernello che dal 2006, grazie a una grande opera di restauro e di recupero del maniero che rischiava l’abbandono e la cancellazione di 600 anni di storia, si occupa di rendere vivo un luogo di cultura, di valenza sociale, di economia circolare, e ad Alessio Greguoldo, imprenditore che ha portato nel Delta del Po la prima coltivazione di ostriche rosa.
Nel corso della serata sono andati in scena inoltre anche uno spettacolo del comico Gioele Dix ed esibizioni di tango.
Oggi il Festival della fantasia ritorna, con un ricco programma che prevede, tra le altre cose, proprio un intervento di Arslan con la docente statunitense Siobhan Nash-Marshall – su Dante – alle 16 nel Giardino delle Duchesse e, dalle 19 al Castello, il concerto dell’orchestra di musica popolare BandaDante. A conclusione di questo evento sarà possibile assistere alla partita Italia contro Turchia, dalle 21.
(Ferrara Rinasce)