Il Mattino – Armenity, alla Biennale la mostra si fa memoria della diaspora (04 mag 2015)
Adunata “transnazionale” sotto l’insegna di un’identità frammentata e dispersa, ricostruita e rinnovata con il talento dei nipoti di coloro che sono sfuggiti al Genocidio del 1915.
VENEZIA. In quest’anno simbolico, il ministero della Cultura della Repubblica dell’Armenia dedica il suo padiglione all’interno della Biennale agli artisti della diaspora armena, collocato per l’occasione al Monastero Mekhitarista dell’Isola di San Lazzaro degli Armeni. Il concetto curatoriale di Armenity, rafforza la nozione di dislocamento e di territorio, di giustizia e di riconciliazione, di ethos e di resilienza cosi, indipendentemente dal loro luogo di nascita, ciascuno degli artisti parte di questo progetto porta con sé la memoria, l’identità e la verità delle sue origini. Un’adunata “transnazionale” sotto l’insegna di un’identità frammentata e dispersa, ricostruita e rinnovata con il talento di questi artisti, nipoti di coloro che sono sfuggiti al Genocidio Armeno nel 1915, il primo del XX secolo. Il loro radicato interesse nei confronti dell’identità e della memoria si sovrappone sapientemente alle nozioni di territorio, confine e geografia. Continua