Il capo del protocollo Bettencourt nuovo nunzio in Armenia (Lastampa 03.03.18)
Papa Francesco ha nominato nunzio apostolico in Armenia l’arcivescovo portoghese José Avelino Bettencourt, 55 anni, finora capo del protocollo della Segreteria di Stato. Lo scorso 26 febbraio il Papa lo aveva designato arcivescovo e nunzio, senza però stabilire una destinazione. Oggi, invece, la conferma dell’Armenia comunicata dalla Sala Stampa vaticana.
Nato nelle Azzorre, in Portogallo, il 23 maggio 1962, Bettencourt è stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1993. Incardinato a Ottawa (Canada), è laureato in diritto canonico. È entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede il 1° luglio 1999 e ha lavorato presso la nunziatura apostolica nella Repubblica Democratica del Congo e presso la sezione Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato. È stato nominato capo del Protocollo della Segreteria di Stato, il 14 novembre 2012.
La sua nomina segue di pochi giorni quella di un altro prelato di Curia, il maltese monsignor Alfred Xuereb, già segretario generale della Segreteria per l’Economia ed ex segretario particolare in seconda di Benedetto XVI, come nuovo nunzio in Corea del Sud e Mongolia
Il capo del protocollo vaticano nominato nunzio in Armenia (Acistampa 03.03.18)
Settimana di celebrazioni a Ginevra, dove si è festeggiato per i settanta anni della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Anche la Santa Sede ha partecipato alle celebrazioni, con un denso intervento in cui si sottolineava che la libertà di religione o di fede è la cartina di tornasole dei diritti umani: se manca questo, rischiano di mancare tutti.
È l’intervento più di significativo di una serie di quattro che la Santa Sede ha tenuto la settimana passata presso il Consiglio dei Diritti Umani di Ginevra. In questa settimana, intanto, il Papa ha nominato due nuovi nunzi, continuando a riempire le caselle rimaste vacanti della diplomazia pontificia. Da segnalare anche la situazione che si è creata presso il Santo Sepolcro di Gerusalemme, su cui si è espresso, tra gli altri, anche l’ambasciatore di Palestina presso la Santa Sede.
Il capo del protocollo vaticano nominato nunzio in Armenia
È stato nominato nunzio in Armenia José Avelino Bettencourt, capo dell’ufficio del Protocollo vaticano. La sua nomina come nunzio era stata resa nota lo scorso 28 febbraio, insieme all’annuncio che monsignor Alfred Xuereb, storico secondo segretario di Benedetto XVI, era stato destinato alla nunziatura della Corea del Sud.
Non era stata però annunciata la destinazione di monsignor Bettencourt. L’1 marzo, è stato reso noto che monsignor Bettencourt sarà nunzio in Armenia. Una destinazione particolare, se si pensa che il nunzio in Armenia è da sempre nunzio in Georgia e in Azerbaijan, e la sede della nunziatura è a Tbilisi, la capitale della Georgia. In realtà, per questioni burocratiche, il governo georgiano ancora non ha dato il suo gradimento alla nomina, mentre quello armeno sì. E così, monsignor Bettencourt è stato intanto destinato all’Armenia, in attesa che si completino i passaggi burocratici per avere anche le altre due nomine nei Paesi del Caucaso.
La nomina è cruciale per la diplomazia del Papa, specialmente in ambito ecumenico. Dopo il viaggio nel Caucaso in due tappe, che ha visto Papa Francesco visitare nel 2016 l’Armenia a giugno 2016, e poi Georgia ed Azerbaijan ad ottobre 2016, si sono intensificati i rapporti ecumenici. Ai padri stimmatini missionari in Georgia e presenti al capitolo generale che ha eletto il nuovo superiore, il Papa ha chiesto con calore di salutare il Patriarca Ilia II. Mentre si parla di un prossimo evento in comunione con la Chiesa Apostolica Armena in Vaticano, che dovrebbe riguardare San Gregorio di Narek.