I comunisti armeni dicono no a Soros e si schierano a difesa delle relazioni armeno-russe (Lantidiplomatico 11.06.19)
I comunisti armeni hanno aderito all’azione del movimento sociale e politico “VETO” per chiedere la chiusura dell’ufficio della Fondazione Soros nel centro di Erevan.
Sebbene le autorità armene abbiano collocato un cordone di polizia contro i partecipanti al meeting, in difesa della rappresentanza locale di questa struttura occidentale, si sono verificati diversi scontri.
Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista dell’Armenia Yerdzhanik Kazaryan si è rivolto ai partecipanti al raduno:
“Varie personalità politiche e strumenti di comunicazione di massa armeni per anni sono stati finanziati dalla Fondazione Soros, nel tentativo di distruggere il paese, e minare le relazioni armeno-russe. I sentimenti anti-russi di una parte della popolazione dell’Armenia sono il frutto delle loro attività.
L’appello dei comunisti a scandire “Soros – biglietto, valigia, aereo per New York!” è stato sostenuto attivamente dai presenti.
Secondo Kazaryan, per quanto i seguaci di Soros provino a coltivare sentimenti anti-russi in Armenia, i comunisti si schiereranno sempre per difendere le relazioni armeno-russe e sosterranno l’approfondimento della cooperazione tra i due paesi.
“E questa posizione in difesa dell’unione armeno-russa è stata consolidata nei secoli, al contrario di quanto sostengono sia le ONG che i media finanziati dalla Fondazione Soros. Costoro non hanno nulla a che fare con l’Armenia e il loro obiettivo è solo quello di distruggere il nostro stato “, ha concluso il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista dell’Armenia.