Hrand Nazariantz, come il melograno (Quotidianodibari 21.06.24)
Nato a Scutari (Turchia) nel 1880, Hrand Nazariantz fu scrittore, giornalista, intellettuale e massimo esponente della poesia simbolista in lingua armena. , Nazariantz. Per effetto della politica anti-armena che caratterizzò gli ultimi anni dell’Impero ottomano prima del genocidio di quel popolo si rifugiò in Puglia. In Italia intensificò i rapporti sia con esponenti della diaspora armena che con protagonisti della cultura italiana, francese ed inglese. Stabilitosi nella nostra città, dove gli fu assegnata la cattedra di lingua francese e inglese presso l’Istituto Nautico, Nazariantz diede vita alla periferia della città al villaggio di Nor Arax, popolato da altri esuli armeni, impiegati nell’annessa fabbrica di tappeti orientali. Nel 1953 arrivò ad un passo dal Nobel per la letteratura, poi assegnato a Winston Churchill. Si spense a Bari nel 1962… Difficile asciugare in poche parole la complessa e fertile parabola umana di quest’uomo al quale Bari, Casamassima e Conversano (le città in egli cui visse) hanno dedicato strade e lapidi. Su Naziariantz sono stati scritti saggi imponenti. Intorno alla stessa figura altri autori hanno dato vita a storie di fantasia. E’ il caso di Piero Fabris, autore di ‘La compagnia del melograno’, un romanzo edito da Radici Future. Nella storia, i genitori di una brillante giornalista ricevono un plico di documenti relativi a Hrand Nazariantz. Da ciò prende vita un vivace percorso di scoperta della dimensione cosmogonica della poesia di Nazariantz, percorso che qui viene messo in parallelo a quello che il ricercatore di Verità intraprende intorno al mistero della melagrana, questo frutto tanto caro agli antichi e ai mistici e che rappresenta l’energia vitale, la fecondità e la coesione. Ciò non meravigli, essendo il campo dei simboli l’habitat di ispirazione in cui si muove questo autore, che ama pure indagare nel mito e nella tradizione popolare, oltre che occuparsi di poesia, di teatro e di pittura (in quest’ultima veste ha esposto sia in Italia che all’estero). ‘La compagnia del melograno’ verrà presentato da Concetta Antonelli, sabato 22 giugno alle 18:00 negli spazi di Masseria Dirupo (nel territorio di Noci) nell’ambito di ‘Le pietre che parlano’, rassegna a cura della stessa Antonelli e di Michele Agostinelli ; interverrà il Prof. Kegham Jamil Boloyan. Ingresso libero. Con la presentazione del lavoro di Fabris cala il sipario su questa prima edizione di ‘Le pietre che parlano’. Bilancio più che lusinghiero per una rassegna che si è distinta per la varietà dei temi in discussione, la presenza di personalità di spicco e la felice sintonia instauratasi tra le motivazioni di partenza, ispirate al più profondo rispetto del territorio, e il calore della cornice agreste che le ha accolte.