Gonews.it – Il primo genocidio del ‘900 ignorato per quasi un secolo. Antonia Arslan e il massacro degli armeni per Vincincontri. (8 mar 2015)
Il genocidio degli Armeni è il primo genocidio del ‘900. Questo lo sfondo storico che ha caratterizzato la serata di venerdì 6 marzo nell’incontro con la scrittrice Antonia Arslan a Vinci al Teatro della Misericordia. Quello attuato cent’anni fa ad opera dei Giovani Turchi non è un orrendo massacro, ma un vero e proprio genocidio perché pianificato e studiato per motivi essenzialmente politici e di logica di potere, un modello poi ripreso in epoche successive. Se nel corso dei decenni questo genocidio è stato volutamente dimenticato o ancora oggi viene negato dal Governo turco, i motivi hanno avuto origine diversa ma tutti hanno ignorato la verità dei fatti. Ne è prova che anche nei libri di storia delle nostre scuole solo da 5 o 6 anni si accenna a questa tragedia che ha causato circa un milione e mezzo di morti. La pubblicazione del libro di Antonia Arslan “La masseria delle allodole” nel 2004 ha fatto breccia su un muro di omertà e di opportunismo, venendo a contribuire notevolmente alla divulgazione di questa vicenda. Stampato in trentadue edizioni, tradotto in quattordici lingue ed onorato da vari premi letterari, “La masseria delle allodole” con la forza di un romanzo che, apparentemente innocuo, parla di lontane storie familiari reali ha avuto un effetto dirompente. La strada è stata, poi, percorsa dai fratelli Taviani che nel 2007 hanno girato il film omonimo “La masseria delle allodole”, moltiplicando la conoscenza della tragedia. Tra poco più di un mese, il 24 aprile ricorrerà il centesimo anniversario del genocidio. Lo stesso Papa Francesco, al quale il cantante novantenne di origine armena Charles Aznavour ha chiesto in questi giorni un’udienza, ha stabilito una celebrazione per gli Armeni il 12 aprile. La conferenza di Vincincontri, durante la quale è stato accennato anche al viaggio svolto proprio un anno fa da alcuni parrocchiani di Vinci in Armenia, è stata caratterizzata da un coinvolgimento pieno dei partecipanti alle sollecitazioni fornite da Antonia Arslan. Ecco perché la serata si è conclusa con un applauso interminabile!