Gerusalemme, al via il restauro del pavimento del Santo Sepolcro (Asianews 14.03.22)
Iniziati i lavori alla presenza del custode di Terra Santa, del patriarca greco-ortodosso e di un rappresentante del patriarcato armeno. I lavori coordinati dalla Custodia. Fr. Patton: “La collaborazione tra le nostre Chiese cristiane al Sepolcro proprio mentre infuria la guerra riveste un significato particolare”. Dal 20 al 27 giugno il pellegrinaggio in Terra Santa di AsiaNews per invocare il dono della pace.
Gerusalemme (AsiaNews) – Questa mattina, presso la basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme, si è tenuta la cerimonia ufficiale di inizio del lavori di conservazione e restauro del pavimento del luogo di culto cuore del cristianesimo, nella città vecchia. Presenti i principali leader cristiani, fra i quali i rappresentanti delle tre confessioni cui è affidata la cura della chiesa: il patriarca greco-ortodosso Teophilo III, il custode di Terra Santa fr. Francesco Patton e il gran sacrestano del patriarcato armeno Sevan Gharibian, in rappresentanza del patriarca Nourhan Manougian.
I lavori si inquadrano nelle iniziative di risistemazione dell’Edicola della tomba di Cristo promossi fra il 2016/17 all’epoca dal patriarcato greco-ortodosso. Oggi sono invece coordinati dalla Custodia, in collaborazione con l’università “la Sapienza” di Roma, il politecnico di Milano e altre realtà di primo piano. Questa seconda fase prevede la progettazione e la realizzazione del restauro della pavimentazione di tutto l’edificio, oltre a eventuali interventi di messa in sicurezza dell’Edicola, la valutazione degli impianti elettrici, idrici, meccanici e il rispetto delle norme anti-incendio.
La cerimonia si è articolata in due parti: in apertura la recita di tre preghiere in altrettante lingue diverse, il greco, il latino e l’armeno ciascuna guidata da una diversa confessione cristiana responsabile dello Status Quo. In seguito ha parlato il patriarca greco-ortodosso, ricordando i precedenti lavori e manifestato il proprio entusiasmo per questa continuazione frutto di meticolosi e non sempre facili accordi fra chiese di Terra Santa. Questo cantiere, ha sottolineato Teophilo III, è “segno di speranza per il mondo”.
Fr. Francesco Patton ha ricordato che “questo progetto comune” è stato iniziato due anni fa, ma “la pandemia ha rallentato la possibilità di muoversi dal progetto” alla sua “esecuzione”. Tuttavia, riferisce il sito Custodia, ora “siamo pronti a iniziare” e in questo momento di pandemia e guerra “la cooperazione” fra realtà cristiane diverse assume “un significato diverso, perché questo è il luogo in cui Gesù diventa pietra angolare della Chiesa”. Ringraziamenti giungono anche dall’arcivescovo armeno Sevan Gharibian, che si è detto “entusiasta” per l’unione di intenti alla base dell’opera.
Al termine degli interventi, i rappresentanti delle confessioni cristiane hanno celebrato assieme il sollevamento della prima pietra (nella foto, tratta dal sito della Custodia), come simbolo e gesto ufficiale di apertura dei lavori. Anche durante i lavori la basilica resterà sempre aperta ai pellegrini, che dopo i due anni di pandemia con la riapertura delle frontiere stanno ricominciando lentamente ad arrivare in Terra Santa.
Proprio per sostenere la comunità cristiana locale e rimettersi in cammino sulle strade del mondo, anche AsiaNews insieme al Centro Pime di Milano promuove un pellegrinaggio nei Luoghi di Gesù, per aiutare la Terra Santa in questo momento difficile e incontrare le comunità che là vivono la propria fede. Un’iniziativa che oggi assume anche il carattere di una speciale invocazione di pace per il mondo insanguinato dalla guerra. Il viaggio è in programma dal 20 al 27 giugno, il termine ultimo per le iscrizioni è fissato al 4 aprile prossimo. Clicca qui per tutte le informazioni sul pellegrinaggio di AsiaNews.