Genocidio armeno, Obama: ricordiamo la prima atrocità di massa del 20esimo secolo (Il Velino 22.04.16)
Gli Stati Uniti onorano la memoria degli armeni che hanno subito il massacro da parte delle autorità turche ottomane nel 1915. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Barack Obama. “Oggi ricordiamo solennemente la prima atrocità di massa del 20esimo secolo – il Medz Yeghern armeno – quando un milione e mezzo di armeni sono stati deportati, massacrati e condotti verso la morte negli ultimi giorni dell’impero ottomano”, ha dichiarato Obama. Il presidente ha sottolineato che gli Stati Uniti stanno con il popolo armeno e ha espresso gratitudine alla nazione per aver accolto quasi 17mila profughi siriani. “In un momento di agitazione regionale nel sud dell’Armenia, ringraziamo le popolazioni dell’Armenia per aver aperto le braccia ai rifugiati siriani”, ha detto Obama. Ankara rifiuta di riconoscere il massacro come genocidio, sostenendo che anche i cittadini turchi sono stati vittime del massacro.
The United States honors the memory of Armenians who suffered during the massacre by the Ottoman Turkish authorities in 1915, US President Barack Obama said in a statement on Friday. “Today we solemnly reflect on the first mass atrocity of the 20th century – the Armenian Meds Yeghern -when one and a half million Armenian people were deported, massacred, and marched to their deaths in the final days of the Ottoman empire,” Obama stated. The president underscored that the United states stands with the Armenian people and expressed gratitude to the nation for welcoming nearly 17,000 Syrian refugees. “At a moment of regional turmoil to Armenia’s south, we also thank the people of Armenia for opening their arms to Syrian refugees,” Obama said. The Armenian genocide was a series of mass killings and starvation ordered by the Ottoman government during and after World War I. Ankara refuses to recognize the massacre as genocide, claiming that Turkish nationals were also victimized.
Obama non mantiene promessa di riconoscere genocidio armeno Oggi aveva ultima occasione. Critici: ‘subisce veto Erdogan’
(ANSA) – WASHINGTON, 22 APR – Ormai alla fine del suo secondo mandato, Barack Obama non onora una delle promesse chiave della sua campagna presidenziale nel 2008, ossia quella di riconoscere ufficialmente il genocidio degli armeni, quando un secolo fa almeno 1,5 milioni di loro furono uccisi dai turchi ottomani. Anche oggi, infatti, in occasione della sua ultima dichiarazione per il giorno della memoria armeno, ha definito il massacro come ”la prima atrocita’ di massa del XX secolo”, come si legge in una nota della Casa Bianca, ma non ha usato la parola genicidio. Definizione che invece aveva utilizzato prima di arrivare alla presidenza, quando in campagna elettorale aveva sostenuto che il governo americano aveva la responsabilita’ di riconoscere il massacro come genocidio. E aveva promesso di farlo, se eletto alla Casa Bianca. Samantha Power, uno dei suoi collaboratori principali nella prima corsa verso la presidenza ed ora ambasciatrice Usa all’Onu, aveva addirittura diffuso un video di cinque minuti chiedendo agli americani di origine armena di votare per Obama sbandierando proprio quell’impegno.
Una delusione per la numerosa comunita’ armena, per i suoi rappresentanti americani e anche per molti parlamentari Usa, che accusano il presidente di aver ceduto al diktat della Turchia, alleato Nato prezioso ora nella lotta all’Isis e nella gestione dell’emergenza migranti ma fermamente contrario alla tesi e alla definizione di genocidio. ”E’ un veto del governo turco sulla politica americana”, sostiene Aram Hamparian, capo del comitato nazionale armeno d’America. ”E’ come se Erdogan (il presidente turco, ndr) imponesse la legge del bavaglio in modo molto pubblico e il presidente americano rispettasse questa regola”, ha aggiunto. Obama non sembra l’unico leader attento a non offendere Ankara per non aumentare le tensioni in un momento cosi’ delicato sullo scacchiere internazionale. Anche la cancelliera Angela Merkel e’ stata oggetto di forti critiche per averautorizzato l’inchiesta nei confronti di Jan Boehmermann, autore di una poesia satirica nei confronti di Erdogan.
Finora il genocidio armeno e’ stato riconosciuto dal parlamento europeo, dalla Francia, dalla Russia e da un’altra ventina di Paesi. Anche il Papa lo ha riconosciuto lo scorso anno alla vigilia del centenario della ricorrenza, definendolo ”il primo genocidio del XX secolo”.(ANSA).