Fano Jazz by the Sea 2024. Tigran Hamasyan, la star del piano (Ilrestodelcarlino 22.07.24)

Un festival che si rispetti sa far frutto dell’esperienza. Trentadue anni non sono pochi e Fano Jazz by the Sea, che più volte ha osato proporre nomi sino a poco prima sconosciuti, non disdegna di tornare sui suoi passi e richiamare a sé artisti che hanno saputo imporsi non solo al festival ma poi sulla scena internazionale. Più che un semplice gioco di rimandi, l’evoluzione di un percorso. E così dopo il concerto di ieri sera con Dhafer Youssef, supportato dagli ottimi Daniel Garcia, Swaeli Mbappe e Tao Ehrlic, la rassegna diretta da Adriano Pedini propone stasera alla Rocca Malatestiana il gradito ritorno di uno dei pianisti più amati dal pubblico: Tigran Hamasyan. Il musicista di origine armena si esibirà alle ore 21,30 (biglietti 28 euro, ridotti 25) insieme al bassista Marc Karapetian e al batterista Martin Wangermee. Ma oggi è in programma un altro appuntamento che getta un ponte tra culture diverse: la prima delle solo performance della sezione “Exodus – Gli Echi delle Migrazioni“ che, alla chiesa di san Francesco (ore 18,30), propone il polistrumentista curdo Ashti Abdo. Il concerto sarà preceduto alle 17,45 da un intervento artistico, con l’“Installazione Circolare“ a cura degli studenti del liceo Artistico di Ancona, che avrà per tema “L’uomo, Un animale migratore“.

Al Jazz Village, invece, sin dalla mattina si terranno i workshop dei ragazzi dell’Orchestra Mosaico e poi sino a tarda sera con l’incontro “Un cielo e per mare“ con Sonia Antinori e Carlo Cerrano (ore 19,15), con il concerto sullo Young Stage dell’Antares Flare Sextet (ore 19,45) e infine con la performance di Tanger Sound Clash per Cosmic Journey (ore 23). Ma veniamo al protagonista della serata.

Tigran Hamasyan è oggi uno dei pianisti più in vista del panorama jazzistico internazionale. Vincitore nel 2006, a soli 19 anni, della prestigiosa Thelonious Monk Competition, il musicista si è visto catapultare in breve tempo nei giri musicali più altolocati. The Call Within, inciso in trio. È il progetto che sarà presentato a Fano e “che – si legge nelle note di sala – esplora l’invisibile mondo interiore dell’artista, realistico e palpabile tanto quanto la realtà che circonda la sua persona e in cui è possibile incontrare tutte le sue ispirazioni: antiche mappe geografiche, poesia cristiana e pre-cristiana, storie e leggende popolari armene, astrologia, geometria, ma anche il rock di stampo prog e persino un pizzico di metal. Dal vivo, il risultato musicale prodotto dal trio è un singolare mix di sonorità jazz-fusion, di alchimie elettroniche e di profumi folklorici mediorientali, con un tocco che talvolta rimanda al prog-rock”.

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Fano Jazz: martedì Tigran Hamasyan alla Rocca e Ashti Abdo per “Exodus” alla Chiesa San Francesco