Erevan: cosa vedere e cosa fare nella capitale dell’Armenia (Viaggi. Corriere nov. 2024)
Erevan è il punto di partenza di un viaggio in Armenia, meta emergente che sta attirando sempre più turisti. Ecco cosa vedere e cosa fare nella capitale, una delle città più antiche del mondo
Lonely Planet ha incluso l’Armenia tra le migliori destinazioni del 2025. Un viaggio in questo piccolo Paese a cavallo tra Asia ed Europa non può che partire da Erevan, o Yeravan, la sua capitale dal 1921.
Indice
La città rosa, com’è chiamata per la tonalità del tufo con cui è stata costruita gran parte degli edifici del centro, ha alle spalle oltre 2800 anni di storia e dominazioni straniere ed è più antica di Roma. Ma è anche una città vitale, ricca di caffè, ristoranti, musei e spazi verdi, il tutto dominato dal profilo del leggendario monte Ararat, la “montagna santa” del popolo armeno, che si trova in territorio turco.
Dove si trova Erevan
Nel centro dell’Armenia, un po’ spostata verso il confine turco. La città sorge a circa 1000 metri di altitudine, su un altopiano circondato da colline e montagne, ed è attraversata dal fiume Razdan.
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Cosa vedere a Erevan
Piazza della Repubblica
Piazza della Repubblica è il cuore di Erevan e il fulcro del piano urbanistico progettato dall’architetto Alexander Tamanyan (1878-1936), tra il 1924-1936, durante il periodo della dominazione sovietica.
Caratterizzata da edifici neoclassici di diverse tonalità di rosa, colonnati e fontane musicali, ospita importanti edifici cittadini tra cui la sede del Governo, il Museo di storia dell’Armenia e la Galleria nazionale.
In passato Piazza della Repubblica ospitava anche una statua di Lenin, smantellata dopo il crollo dell’URSS.
Dalla piazza parte Abovyan Street, una delle strade principali della città.
Cascade
Una gigantesca scalinata, terrazze, giardini, sculture, opere d’arte all’aperto, e una vista magnifica su Erevan con il Monte Ararat sullo sfondo: tutto questo è Cascade, la cascata. Uno dei luoghi più famosi della città, un complesso monumentale che fonde arte e verde, originariamente concepito da Alexander Tamanyan per collegare la zona centrale e quella settentrionale.
Fa parte del complesso il Cafesjian Center for the Arts, centro dedicato all’arte contemporanea che offre un’ampia varietà di mostre ed eventi.
Da vedere anche il monumento di Alexander Tamanian, di fronte alla scalinata: una scultura in basalto alta 3 metri, con gigantesche braccia, che sembra guardare il suo piano regolatore appoggiato su pietre.
Cattedrale di Erevan
Principale luogo di culto della chiesa apostolica armena nel mondo, la cattedrale di San Gregorio Illuminatore è stata consacrata nel 2001 e costruita per celebrare il 1700° anniversario della proclamazione del Cristianesimo come religione di stato dell’Armenia.
Intitolata al santo patrono che convertì l’Armenia al Cristianesimo, è un’architettura monumentale, costituita da una chiesa principale e due cappelle.
Matenadaran
Tempio della conoscenza armena, il Matenadaran ospita una delle più ricche collezioni di manoscritti antichi al mondo. Oltre 20.000 opere, alcune salvate dalla distruzione come le Omelie di Mush, del XIII secolo: il più grande manoscritto miniato armeno ancora oggi esistente, appartenuto al monastero di Surp Arakelos, vicino alla città di Mush in Anatolia, e miracolosamente salvato da due donne in fuga dal genocidio del 1915.
Oggi questo libro che pesa circa 28 chili è un simbolo fortissimo della resistenza di un popolo minacciato e perseguitato.
Museo Nazionale di Storia dell’Armenia
Tutta la storia del Paese, dalle origini ai giorni nostri, è rappresentata con reperti di enorme valore; c’è anche la scarpa in pelle più antica del mondo, risalente a oltre 5.000 anni fa, e un intero carro in legno di oltre 4.000 anni fa.
Karen Demirchyan Sports and Music Complex
Un gioiello architettonico moderno, un grande complesso per sport e concerti, che ricorda un po’ un’astronave, progettato da un gruppo di architetti armeni, celebrati per quest’opera con l’URSS State Prize nel 1987, il più alto premio del suo genere.
Fortezza di Erebuni
Su un colle nella periferia della città, è uno dei più importanti siti archeologici dell’Armenia e una tappa imprescindibile per scoprire le origini di Erevan, sorta con la costruzione di questa roccaforte, che fu fondata dal re urartiano Argishtis I nel 782 a.C., come testimonia la celebre iscrizione cuneiforme trovata qui durante la prima campagna di scavi, considerata il “certificato di nascita” di Erevan.
Oltre all’area archeologica, visitate il museo inaugurato nel 1968, in occasione del 2750° anniversario della fondazione della città-fortezza di Erebuni-Erevan, che espone i reperti ritrovati durante gli scavi.
Tsitsernakaberd
Il memoriale del genocidio armeno si trova sulla collina di Tsitsernakaberd. Fu costruito nel 1965 -67 ed è dedicato alla memoria di oltre un milione e mezzo di armeni che caddero vittime del genocidio compiuto dal governo dei Giovani Turchi nell’Armenia occidentale e in altre aree della Turchia nel 1915-16.
Cuore del complesso sono 12 imponenti piloni posti intorno alla fiamma eterna, che arde in memoria delle vittime; completano il memoriale una stele, alta 44 metri, che rappresenta la rinascita degli armeni, e il muro commemorativo in basalto, che fiancheggia il viale di accesso al memoriale con incisi i nomi delle località popolate da armeni dove furono effettuati massacri e deportazioni.
Ogni anno, il 24 aprile, migliaia di persone commemorano il genocidio con una visita al monumento.
Cosa fare a Erevan
Esplorate il centro a piedi
Partite da Piazza della Repubblica, percorrete Northern Avenue con i negozi e i locali alla moda, passate per piazza della Libertà con il Teatro dell’Opera e del Balletto, progettato da Alexander Tamanian e inaugurato nel 1933, e raggiungete l’area pedonale ai piedi della Cascade, animata da numerosi caffè, ristoranti e, nei mesi più caldi, concerti all’aperto.
Fa parte del distretto centrale, chiamato Kentron, anche il nucleo più antico della città, il Kond. Si estende in collina e conserva un’atmosfera da villaggio tra le sue strade strette, ripide e tortuose.
Fate shopping al Vernissage Market
Vicino a piazza della Repubblica, questo mercato all’aperto offre di tutto e di più: artigianato in legno, ceramica, argento, tappeti, kilim, tessuti, abbigliamento, strumenti musicali (come il duduk, strumento tradizionale simile all’oboe, ricavato dal legno di albicocco), scacchiere, backgammon…
Passeggiate al Victory Park
Il più grande tra i tanti parchi cittadini punteggiati di ciliegi e albicocchi. Si trova in cima alla monumentale scalinata, sulle alture della capitale, e offre una vista unica sul monte Ararat.
I turisti arrivano qui per rilassarsi, godersi una passeggiata e il panorama, ma anche per vedere l’iconica Madre Armenia, una statua in rame battuto alta 22 metri, che impugna una spada e sovrasta l’intera città.
Scoprite la casa museo di Martiros Saryan
Martiros Saryan (1880-1972) è considerato il fondatore della pittura armena moderna. Abitò in questa casa, oggi museo, dal 1932 fino alla fine della sua vita. Oltre allo studio dove dipinse i suoi capolavori, si scopre una notevole collezione di opere, tra paesaggi dell’Armenia -villaggi pastorali, vedute del Monte Ararat, cortili, chiese – ritratti e nature morte.
Partecipate al festival del vino
Si chiama Yerevan Wine Days il festival della capitale dedicato agli amanti del vino, che ogni estate anima per tre giorni diverse vie centrali con degustazioni, musica dal vivo e una vibrante atmosfera di festa.
Cosa mangiare a Erevan
La cucina armena è un intreccio di influenze mediterranee, mediorientali e caucasiche. Ed anche è uno dei motivi per cui vale la pena visitare questo Paese fuori dalle solite rotte, così come il vino (la viticoltura armena è una delle più antiche al mondo).
Il Lavash, un pane molto sottile incluso nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, non manca mai in tavola; tra i piatti tradizionali da assaggiare, gli involtini di foglie di vite chiamati Dolma, l’Harissa, a base di carne, il Ghapama, zucca ripiena.
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Dove mangiare a Erevan
The Club
In Saryan Street, un ristorante moderno e ricco d’atmosfera. Propone piatti della tradizione realizzati con materie prime a chilometro zero. È anche un luogo di ritrovo per artisti e musicisti che si esibiscono al pianoforte presente nella sala.
Mayrig Restaurant
In Amiryan Street, questo ristorante è rinomato per la favolosa cucina armeno-mediterranea e l’ambiente dalla raffinata atmosfera mediorientale.
Ristorante Vostan
In Abovyan Street, piatti tradizionali in un locale accogliente, con diversi ambienti e una balconata che dà sulla corte interna (facebook.com/vostan.mbg).
Ristorante 782
Nel cuore della città, un ristorante moderno il cui nome rende omaggio alla millenaria storia di Erevan, fondata nel 782 a.C. La cucina mescola sapori tradizionali e tecniche contemporanee (info: 782.am/en).
Dove dormire a Erevan
Tufenkian Historic Yerevan Hotel
Un boutique hotel con spa e ristorante di cucina armena in un palazzo storico vicino a piazza della Repubblica. Le camere sono arredate con tappeti Tufenkian, tessuti e mobili di fattura artigianale (tufenkianheritage.com).
Courtyard by Marriot Yerevan
Il brand Courtyard by Marriott ha aperto di recente questo hotel con ristorante e terrazza progettati dallo Studio Shoo. Lusso e servizi impeccabili, a pochi passi dal Teatro Nazionale di Opera e Balletto (marriott.com)
Holiday Inn Republic Square
Nella piazza principale di Erevan, ideale per raggiungere a piedi tutte le attrazioni (ihg.com)
Come arrivare a Erevan
Yerevan è collegata all’Italia con voli diretti WizzAir e FlyOne Armenia da Milano Malpensa; Wizzair da Roma Fiumicino o Venezia Marco Polo.
Quando andare a Erevan
L’estate è la stagione più vivace ricca di festival, concerti e vita notturna all’aria aperta. Evitate però luglio e agosto se soffrite molto il caldo, perché le temperature possono superare i 30 °C.
Più piacevole il clima sia in primavera che in autunno. Ad aprile gli albicocchi iniziano a fiorire, creando una scena fantastica intorno alla città. Il lungo inverno (da novembre a marzo) non è l’ ideale, perché le temperature possono scendere sotto lo zero.