Dichiarazione russa in occasione dell’anniversario della firma trilaterale del cessate il fuoco del 9 novembre 2020 in Artsakh (Korazym 07.11.21)
Il Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa ha rilasciato un comunicato in occasione dell’anniversario della dichiarazione trilaterale firmata dai leader di Russia, Armenia e Azerbajgian il 9 novembre 2020. Sulla scorta di quanto riportato nel menzionato comunicato, l’Iniziativa italiana per l’Artsakh in un sunto – che riportiamo di seguito – ha focalizzato in otto punti più importanti ad un anno di distanza dalla fine della guerra in Artsakh.
1. La Russia non rivendica un monopolio nelle comunicazioni con l’Armenia e l’Azerbajgian, anche se vanta legami di lunga e stretta amicizia e una partnership su larga scala con i due Paesi e i rispettivi popoli.
2. Ad un anno dalla firma dell’accordo trilaterale la realtà dei fatti dimostra la falsità di talune congetture apparse sui social media riguardo al fatto che gli sforzi di mantenimento della pace della Russia sarebbero mirati a “spazzare via il Nagorno-Karabakh”, “consegnarlo” all’Azerbajgian e a trasformare l’Armenia in un “protettorato” russo.
3. Il Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa sottolinea che gli accordi e i meccanismi trilaterali avviati da Mosca non sono stati imposti alle parti, ma si sono basati su un equilibrio verificato di interessi e includevano un atteggiamento molto rispettoso nei confronti della sovranità e degli interessi di Baku e Yerevan.
4. Alcune iniziative russe non hanno potuto essere concordate ma, di contro, l’accordo che è già stato confermato è stato conquistato a fatica e viene concretamente attuato.
5. Mosca è pronta a sostenere l’inizio dei negoziati sulla determinazione del confine armeno-azero per la futura delimitazione e demarcazione.
6. Mosca è determinata a continuare a collaborare attivamente con i Copresidenti del Gruppo di Minsk dell’OSCE. “I co-presidenti intendono visitare la regione e continuare i contatti nel formato 3+2” si legge nel comunicato.
7. A seguito degli otto incontri del gruppo di lavoro dei Vice Primo Ministro di Armenia, Russia e Azerbajgian, è stato presentato un rapporto che descrive percorsi ferroviari e automobilistici specifici per il ripristino delle comunicazioni tra Armenia e Azerbajgian, con accesso alle comunicazioni di trasporto dei Paesi vicini al fine di aumentare l’attrattiva di transito della regione e attirare ulteriori investimenti. È stato sottolineato che in questa occasione stanno emergendo ulteriori prospettive per la Russia e l’Armenia per la realizzazione del corridoio internazionale Nord-Sud.
8. “Non è meno importante, soprattutto alla luce della situazione creatasi sul cosiddetto Corridoio Zangezur, esagerata dai media, che tutti i partecipanti al gruppo di lavoro trilaterale abbiano concordato che le nuove vie di trasporto funzioneranno sulla base del rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale dei paesi che attraversano”.
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Voci sempre più insistenti riferiscono che la Federazione Russa starebbe preparando un incontro trilaterale in un vertice ad alto livello con Armenia e Azerbajgian. Comunque, per ora non è previsto alcun incontro tra il Primo Ministro armeno Nikol Pashinyan, il Presidente russo Vladimir Putin e il Presidente azero Ilham Aliyev, ha detto un portavoce del Governo alla radio pubblica dell’Armenia. In precedenza, il canale televisivo Russia-1 (VGTRK) ha riferito che non vengono esclusi eventi con la partecipazione dei tre. Poi, l’agenzia russa Interfax ha citato in precedenza il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, dicendo che i leader dei tre Paesi si incontreranno in una videoconferenza all’inizio della prossima settimana.