Dichiarazione di Stepanakert in occasione del 32° anniversario della proclamazione della Repubblica dell’Artsakh (Notiziedaest 02.09.23)
Dichiarazione di Stepanakert in occasione del 32° anniversario della proclamazione della Repubblica dell’Artsakh. Di seguito è riportato il comunicato completo. “32 anni fa, il 2 settembre 1991,
Dichiarazione di Stepanakert in occasione del 32° anniversario della proclamazione della Repubblica dell’Artsakh. Il Ministero degli Esteri del Nagorno-Karabakh (Artsakh) ha rilasciato una dichiarazione il 2 settembre in occasione del 32° anniversario della proclamazione della Repubblica dell’Artsakh. Di seguito è riportato il comunicato completo. “32 anni fa, il 2 settembre 1991, una sessione congiunta dei Consigli dei deputati del popolo dell’Oblast autonomo del Nagorno Karabakh e della regione di Shahumyan proclamò la Repubblica del Nagorno Karabakh.
Dichiarazione di Stepanakert in occasione del 32° anniversario. A partire dal giorno della sottomissione illegale del Nagorno Karabakh all’Azerbaigian il 5 luglio 2021 e durante tutta la sua permanenza all’interno della SSR dell’Azerbaigian, la politica di apartheid e discriminazione si è intensificata nel Nagorno Karabakh, si è creata un’atmosfera di odio e intolleranza nei confronti del popolo indigeno armeno , che hanno provocato scontri armati, perdite umane e deportazioni di massa della popolazione civile dei villaggi armeni.
Per evitare il corso disastroso degli eventi, il popolo del Nagorno Karabakh ha esercitato i propri diritti sanciti dalla Costituzione dell’URSS e dalle leggi in vigore, in particolare, la disposizione della Legge del Soviet Supremo dell’URSS “Sulla secessione delle Repubbliche federate dall’URSS” del 3 aprile 1990, secondo il quale “i popoli delle repubbliche autonome e delle formazioni autonome conservano il diritto di risolvere autonomamente la questione della permanenza nell’URSS o nella repubblica federata secessionista, nonché di sollevare la questione del proprio Stato- status giuridico”. L’indipendenza del Nagorno Karabakh è stata riaffermata dai risultati del referendum nazionale tenutosi il 10 dicembre 1991 e dalla Dichiarazione di Indipendenza adottata il 6 gennaio 1992 durante la prima sessione del Consiglio Supremo dell’NKR.
Trent’anni dopo, l’Azerbaigian occupò una parte significativa del territorio della Repubblica dell’Artsakh a seguito di una guerra su larga scala che aveva scatenato. Con l’obiettivo di raggiungere la disarmenizzazione definitiva dell’Artsakh, ignorando le disposizioni della Dichiarazione trilaterale del 9 novembre 2020, le decisioni giuridicamente vincolanti della Corte internazionale di giustizia e della CEDU, nonché numerosi appelli della comunità internazionale, l’Azerbaigian ha dal dicembre 2022, per circa 9 mesi, ha tenuto sotto assedio totale la popolazione di 120mila abitanti dell’Artsakh, privandola di tutti i diritti e le libertà fondamentali, creando condizioni di vita insopportabili e sottoponendola alla fame. Considerando i fatti sopra menzionati, così come le continue minacce contro il popolo dell’Artsakh e le richieste di ritorsioni da parte delle autorità dell’Azerbaigian, il riconoscimento internazionale della Repubblica dell’Artsakh può diventare una delle garanzie fondamentali e importanti per prevenire il genocidio politica contro il popolo dell’Artsakh.
Esprimendo la nostra gratitudine a tutti i figli armeni, che hanno combattuto per il diritto all’autodeterminazione e alla libertà del popolo dell’Artsakh, e inchinandoci alla memoria dei nostri eroi martirizzati nelle tre guerre dell’Artsakh, ribadiamo che l’Artsakh era e rimane il nucleo centrale dell’unità pan-armena, proseguendo il cammino che ha scelto e lottando per la nostra dignità. Chiediamo a tutti gli attori internazionali coinvolti nel processo di risoluzione del conflitto tra l’Azerbaigian e il Karabakh di adottare misure immediate ed efficaci per prevenire la pulizia etnica dell’Artsakh e la deportazione dei suoi indigeni dalla patria”.